Conclusa al Lingotto di Torino la kermesse del XXVIII Salone del Libro
Molti i titoli e proposte editoriali all’insegna dell’innovazione, della sensibilizzazione culturale e delle infinite problematiche sociali.
di Ernesto Bodini
(giornalista scientifico)
Anche quest’anno notevole è stata l’affluenza tra la molteplice presenza di standisti editori e i moltissimi titoli proposti. Una cinque giorni di eventi dalle ricche e “appetitose” proposte letterarie e socio-culturali a cominciare con l’abbinamento Il Salone Internazionale del Libro e il Circolo dei Lettori, due grandi protagonisti della cultura che si sono incontrati in un grande spazio nel Padiglione 1, riservato a editori, autori, giornalisti e ospiti…
Ma il tema conduttore del Salone 2015 sono state le “Meraviglie d’Italia”, un invito a ripensare la nostra storia e le regioni che l’hanno modellata quale momento fondativo di ogni ri-partenza, come le riflessioni di brillanti divulgatori da Philippe Daverio, a Vittorio Sgarbi e Flavio Caroli con la lettura di capolavori dimenticati; ma anche storici dell’arte come Salvatore Settis e Tomaso Montanari che si sono interrogati sulle politiche di gestione dei beni culturali.
Significativa la partecipazione della Germania che l’ha vista ospite d’onore al Salone, grazie alla stretta collaborazione con la Buchmesse di Francoforte, e il Goethe Institut che ha festeggiato il 60° di fondazione della sede torinese. Una presenza dalla cultura attenta, cosmopolita, capace di confrontarsi con la tradizione e di arricchirsi dell’apporto di scrittori provenienti da altri Paesi come Katia Petrowskaja (Ucraina), oltre ai due narratori Daniel Kehlmann e Ingo Schulze, e il filosofo Markus Gabriele, brillante teorico del “Nuovo Realismo”; ma anche di Jan Assmann, il maggiore egittologo vivente e socio dell’Accademia delle Scienze di Torino.
Ulteriori ospiti internazionali quali Emmanuel Carrère che ha ritirato il Premio Mondello Internazionale; dalla Francia l’apprezzatissima scrittrice Maylis de Keranga con il suo “Riparare i viventi”, drammatico resoconto di un trapianto di cuore; e Mazarine Pingeot (figlia di François Mitterand), con un divertente romanzo sulle defatiganti imprese multitasking delle madri d’oggi. Catherine Dunne ha invece presentato in anteprima il suo nuovo romanzo “Un terribile amore”, storia di un matrimonio conflittuale; l’americana Vanessa Diffenbaugh è tornata al Lingotto con il suo nuovo romanzo “Le ali della vita”; il rumeno Mircea Cartarescu è stato accreditato come il più significativo scrittore del suo Paese; e l’austriaco Robert Seethaler con il suo ultimo best-seller “Il tabaccaio di Vienna”, in cui un bambino di campagna arriva nella capitale dove finirà per conoscere il dottor Freud.
Per quanto riguarda l’attualità e la saggistica diversi i temi in dibattito che occupano le cronache sempre più drammatiche. Tra i conoscitori più autorevoli delle vicende medio-orientali Fouad K. Allam, Jordan Foresi, Maurizio Molinari, Domenico Quirico che hanno ricostruito identità, strategie e orrori dell’Isis. Monica Maggioni ha discusso con Franco Cardini sui doveri dell’informazione e su come la propaganda del terrore rischi di innescare una pericolosa esclation mediatica e militare. La tragedia dei migranti tra ospitalità e xenofobia è stata al centro del dibattito organizzato dall’Associazione Sant’Anselmo, che ha visto la partecipazione di Suor Giuliana Galli, Goffredo Fofi e Ritanna Armeni; mentre dei rapporti difficili tra cultura e politica ne ha discusso il governatore del Lazio Nicola Zingaretti con Marino Sinibaldi e Lidia Ravera. La presentazione del nuovo libro di Marco Travaglio (“Slurp – Lecchini, cortigiani, e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”) ha puntato l’indice contro gli intellettuali, i giornalisti e gli opinionisti che si sono “distinti” per servilismo verso i potenti di turno; il giurista Sabino Cassese ha raccontato dall’interno il funzionamento della Corte Costituzionale attraverso la sua esperienza diretta in anni cruciali; come pure Michela Marzano che ha raccontato la sua esperienza in Parlamento. Edoardo Boncinelli, Valerio Meattini e Ugo Nespolo si sono interrogati sul senso della fuga in arte, filosofia e scienza; e Mario Andreose ha invece raccontato la vita segreta dell’editoria italiana, e il giornalista scientifico Piero Bianucci ha ben illustrato i misteri del microcosmo e del macrocosmo, con piccoli e divertenti esperimenti dal vivo.
Ad onorare il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri è intervenuto il massimo dantista Francesco Mazzoni con la presentazione dei volumi, e de’ “La Commedia”, con figure dipinte, riproduzione in fac simile del prezioso incunabolo veneziano del 1491 ricco di 400 miniature; e in tale occasione, la Società Dante Alighieri di Torino ha organizzato letture commentate dei più famosi canti dell’Inferno; mentre un altro dantista, Marco Santagata, ha presentato il romanzo biografico dedicato al poeta.
Ma il 2015 segna anche il 500° della scomparsa di un autentico genio italiano, Aldo Manuzio, che sin dagli albori della stampa a caratteri mobili porta il libro a livelli altissimi di eleganza, qualità e cura scrupolosa dei testi ponendosi come modello all’intera Europa, sul quale sono intervenuti Cesare De Michelis e Gian Arturo Ferrari.
Ma quest’anno ricorre inoltre il 40° della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, che è stato al centro di due eventi a cura della Regione Lazio con un dibattito di Lidia Ravera,Walter Soto, Chiara Valerio e Walter Veltroni, oltre alle letture di Fabrizio Gifuni, che ha dato interpretazioni memorabili delle pagine pasoliniane.
Curiosa, in quanto prima volta ospite al Salone del Libro, la Repubblica caucasica dell’Azerbaigian, con uno stand curato dal Ministero della Cultura e del Turismo azerbaigiano proponendo decine di titoli dedicati alla storia, arte, letteratura, cultura, folklore, cucina, economia, turismo, sia in italiano che in diverse lingue straniere. Con i suoi 9 milioni di abitanti la Repubblica caucasica vanta un centinaio di editori privati e due Case editrici statali, che pubblicano ogni anno opere per 50 milioni di copie complessive; una corposa produzione tant’é che il Ministero della Cultura organizza ogni due anni nella capitale una Fiera internazionale del libro.
Con il nuovo spazio “Piemonte: paesaggi, storie, meraviglie” la Regione subalpina ha dedicato uno spazio a questo tema itinerante alla scoperta e alla riflessione sul paesaggio della regione, nel contesto più generale delle Meraviglie d’Italia e del dibattito sulla loro tutela Unesco e valorizzazione.
Attualissimo e “scottante” il tema della scuola, una straordinaria ricchezza come impegno per il futuro che è appunto quello della Scuola italiana; un impegno dedicato al ciclo d’incontri “La Scuola Maestra”, che ha visto ospiti Marco Rossi Doria, Luigi Ciotti, Massimo Recalcati, Paolo Giordano e Domenico Starnone; e l’iniziativa “La buona lettura” è stata la petizione popolare a livello nazionale lanciata on line sulla piattaforma change.org, su iniziativa di Torino Rete Libri (la rete delle biblioteche scolastiche della città subalpina), per chiedere al Governo di inserire la lettura nelle classi e le biblioteche scolastiche al centro della riforma della scuola attualmente in discussione.
“Conoscere la Grande Guerra: il cibo, gli animali e la realtà aumentata” è stato l’argomento (per il centenario) di incontri, quale iniziativa non solo per ricordare un anniversario speciale e per rendere omaggio ai tanti caduti, ma anche un’occasione per recuperare la memoria storica e ricordare le origini della nostra identità europea. Sono stati approfonditi temi come il cambiamento della società durante e dopo il conflitto, il cibo in trincea e nelle città, gli animali protagonisti poco riconosciuti, le migrazioni, la propaganda attraverso le immagini, il rapporto tra sport e guerra, il ruolo delle donne e tanto altro.
Dalla collaborazione del Salone del Libro e la Fondazione Pordenonelegge è nato quest’anno un percorso interamente dedicato alla poesia con una serie di appuntamenti. «Uno spazio – ha spiegato il direttore artistico Gian Mario Villalta – allestito in collaborazione con Librerie Coop, come un vero e proprio bookshop dedicato esclusivamente ai libri di poesia, anche quelli difficili da trovare».
Un ulteriore spazio è stato dedicato (per il terzo anno consecutivo) all’Editoria per ragazzi, un’area nata per valorizzare realtà che si distinguono per il carattere creativo e l’elevata qualità delle scelte editoriali e destinata alle nuove generazioni, attraverso le migliori proposte dedicate ai più piccoli: dalle favole illustrate ai titoli didattico-educativi, dalle graphic novel ai libri per chi ha difficoltà cognitive.
Con la tredicesima edizione “Adotta uno scrittore”, 26 autori anche nelle carceri e negli ospedali, grazie al contributo dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, si è voluto portare anche quest’anno gli autori di narrativa contemporanea tra i ragazzi degli istituti secondari del Piemonte. Questa rassegna, iniziata a marzo, si basa su un format di tre incontri fra lo scrittore e la classe che lo ha “adottato”, occasione di confronto culturale sul valore della narrazione, dei libri, della lettura, della scrittura. Le cifre del successo di tredici anni di attività: oltre 8.000 studenti coinvolti in 12 anni, 108 scrittori adottati, 240 istituti coinvolti, e 96.000 ingressi gratuiti per gli studenti al Salone del Libro sino ad oggi.
E molte altre le presenze a questa frequentatissima kermesse. Peccato che, come al solito, nel nostro Paese continuano ad aumentare i titoli editoriali e diminuiscono i lettori. E questo perché un libro chiuso è come un “anonimo” blocco di carta…
Foto Ernesto Bodini