Consumi energetici in calo, cresce l’interesse per le rinnovabili
È un anno molto particolare quello che stiamo vivendo, da diversi punti di vista. L’impatto dell’emergenza sanitaria, che ha coinvolto e sta ancora toccando moltissime nazioni di tutto il mondo, ha cambiato notevolmente le abitudini di ognuno, andando a modificare anche i livelli di consumo delle famiglie. Dagli ultimi dati di settore risulta anche un maggiore interesse verso le fonti di energia pulita, incoraggiato dalla crescente sensibilizzazione dei cittadini sui temi relativi alla tutela dell’ambiente. Andiamo quindi ad approfondire questi due aspetti.
Scendono i consumi, -7% a luglio
I consumi energetici degli italiani risultano attualmente minori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In valori assoluti la diminuzione è del 7%, ma considerando questo dato al netto degli effetti di calendario e della temperatura – come riportato dalle rilevazioni di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nel Paese – il dato si riduce dell’1,1%, scendendo così a un percentuale negativa effettiva del 5,9; si tratta in ogni caso di una netta contrazione dei consumi di energia, sul quale ha influito per ovvie ragioni l’impatto della pandemia di coronavirus.
Nonostante la crescita dei consumi energetici all’interno delle abitazioni, causata dal fatto che numerosi cittadini hanno continuato a svolgere la propria attività da casa in questi mesi, il dato finale non ha comunque raggiunto quelli delle aziende in tempi “normali”, facendo segnare un calo non indifferente sul grafico del dispendio di energia nel nostro Paese.
Italiani sempre più green, vola il fotovoltaico
L’uso di fonti di energia elettrica green sta trovando sempre più spazio nelle abitudini degli italiani. Se è vero che anche queste ultime appaiono in calo, seguendo l’andamento generale appena descritto, la percentuale di energia derivante dalle rinnovabili è infatti cresciuta rispetto all’anno scorso, passando dal 35,7 al 40% del dispendio complessivo. Oltre alla maggiore attenzione verso questo aspetto da parte dei cittadini (soprattutto dei più giovani), un fattore che sta influendo molto è anche la possibilità di scelta sempre più ampia grazie a fornitori che, come Acea ad esempio, tra le varie proposte di gas e luce per la casa comprendono anche offerte che consentono di sfruttare energia green, ossia rinnovabile e rispettosa dell’ambiente.Non tutti, infatti, hanno la possibilità di contare su un impianto green proprio, e in questo contesto le proposte del mercato libero vanno a compensare una richiesta che si fa sempre più consistente.
La preferenza sempre maggiore per questo tipo di fonti energetiche ha permesso una copertura del 17,8% dei consumi finali (il 2% in più rispetto al 2017, il 4% in relazione al 2016). La fonte di produzione di energia che ha totalizzato il risultato migliore è quella solare, con il fotovoltaico che ha toccato quota +12%. Le energie green, inoltre, sono state impiegate in maniera diffusa sia nel settore elettrico (39,5% della produzione lorda), sia in quello termico (19,2%), sia nel settore trasporti (7,7%), l’unico dove c’è un piccolo ritardo rispetto a quanto prestabilito nel piano decennale.