Dio scende sulla terra, si deprime e va in analisi
E’ un paziente speciale, depresso e molto infelice ma anche pieno di sorprese, il Dio dello spettacolo “Oh Dio mio” di Anat Gov, interpretato da Fabrizio Pinzauti e Teresa Tanini, per la regia di Daniele Favilli, in scena a Firenze venerdì 2 febbraio, al Teatro di Cestello, alle ore 21 (info e prenotazioni su www.teatrocestello.it).
La psicologa Ella (interpretata dalla giovane attrice fiorentina Teresa Tanini) riceve un misterioso paziente con un urgente bisogno di aiuto, il Signor D. (interpretato da Fabrizio Pinzauti, attore fiorentino dal nutrito curriculum televisivo e cinematografico). Dopo pochi minuti di seduta, Ella si rende conto che si tratta niente meno che di Dio, alla ricerca di una cura per una depressione che dura, giorno più giorno meno, da duemila anni.
“Oh Dio mio” è una divertente – ha spiegato il regista Favilli – arguta e toccante commedia che pone interessanti domande sulla natura della divinità; un’avventura che travalica il reale e, usando l’extra-ordinario, ci interroga sul quotidiano, sul reale e sul possibile”.
Per il suo esordio come regista, Daniele Favilli, conosciuto attore di TV e cinema con un curriculum internazionale (la serie TV inglese Torchwood: Miracle Day, il film americano “Vendetta e Redenzione” con Jean-Claude Van Damme ed Alfred Molina tra i suoi lavori), “ha scelto una visione realistica e insieme fantastica”.
“Per quanto brillante e divertente – ha detto il regista – il testo pone delle domande non banali. Chi è Dio? Esiste veramente? Come sarebbe incontrarlo? Se, per una volta, Dio chiedesse a noi di aiutarlo, che cosa risponderemmo? Saremmo devoti o critici? Speranzosi o disillusi? Ci sentiremmo pronti ad affrontare un compito che ribalta completamente l’ovvio? Al di là delle personali credenze, parlare con Dio mi è apparsa come l’occasione per confrontarsi con la profondità di se stessi, con le proprie paure e speranze, i sogni e le difficoltà. Alla fine, tutto è relazione. Ed ogni relazione ci porta a sentire un briciolo di infinito in più per sconfiggere i demoni che ci attanagliano l’anima”.
Fonte: teatrodelcestello.it