Disabili: la Commissione rilancia la Strategia 2021-2030 per i diritti delle persone con disabilità

La Commissione Europea rafforza il suo impegno per i diritti delle persone con disabilità, puntando su inclusione e pari opportunità in risposta all’appello del cittadino italiano Marco Farinelli

Il 7 novembre scorso la Commissione Europea ha confermato il suo impegno per i diritti delle persone con disabilità, entrando nel vivo dell’attuazione di  “Un’Unione dell’uguaglianza”, la Strategia Europea per la Disabilità 2021-2030, adottata il 3 marzo 2021.

Questo piano, basato sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD), mira a garantire l’inclusione sociale ed economica di tutte le persone con disabilità in Europa, senza alcuna distinzione di sesso, etnia, religione o credo.

Un impegno concreto per una società inclusiva

La Strategia 2021-2030 si propone di abbattere le barriere e promuovere la piena partecipazione alla vita socioeconomica delle persone con disabilità, integrando le politiche nazionali degli Stati membri con un’azione comune a livello europeo.

In risposta alla petizione 0681/2022 presentata da Marco Farinelli, cittadino italiano affetto da grave disabilità psichica, la Commissione ribadisce la volontà di sostenere la piena attuazione della Convenzione ONU, promuovendo una collaborazione attiva con le autorità nazionali e regionali.

Marco Farinelli è inabile civile. Nel 1992 ha conseguito un Master of Arts alla University of Pennsylvania, USA, in scienze politiche con specializzazione in relazioni internazionali riconosciuto nel 1995 dall’Università di Bologna con Equipollenza con Laurea in scienze politiche indirizzo politico-internazionale.

La voce dei cittadini: l’appello di Marco Farinelli

Farinelli, nella sua petizione 0681/2022 al Parlamento europeo, avente come oggetto l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite in Italia sui diritti delle persone con disabilità, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di garantire un adeguato livello di vita e protezione sociale per le persone disabili, sottolineando come le misure introdotte in Italia non rispondano in modo sufficiente ai bisogni dei cittadini disabili.

Critiche sono state espresse anche verso la recente riforma italiana che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza con l’Assegno di Inclusione, ritenuto meno efficace nella lotta alla povertà e nell’offrire un supporto adeguato.

“Questa battaglia contro l’assistenzialismo lascia fuori proprio i più fragili. Non è inclusione se non c’è un adeguato livello di vita per le persone disabili: è inoltre esclusione di chi è più in difficoltà,” ha dichiarato Farinelli riferendosi anche alla recente Carta di Solfagnano.

“Carta “che si “ispira“ alla Convenzione ONU ma di fatto è come se considerasse tutti i disabili occupabili, quindi i grandi esclusi sono i disabili al 100% inabili al lavoro, come me, e cioè circa 3 milioni di disabili gravi, che non possono che vivere di “assistenzialismo” altro che far parte della vita economico-produttiva del paese”.

L’analisi della Commissione Europea e le prospettive future

L’analisi della Commissione europea, pubblicata nel Pacchetto di Primavera del semestre europeo, mette in luce l’effetto negativo dell’Assegno di Inclusione (AdI), introdotto in Italia nel 2024, sulle fasce di popolazione più vulnerabili. Secondo le stime della Commissione, infatti, l’AdI potrebbe portare a un incremento della povertà assoluta dello 0,8% e della povertà infantile dello 0,5%, riducendo così l’efficacia complessiva delle misure di contrasto alla povertà rispetto al precedente Reddito di Cittadinanza.

Per contrastare tali situazioni, la Commissione ha attivato un quadro di azioni che promuove la vita indipendente delle persone con disabilità e la loro inclusione nella comunità. La Strategia 2021-2030 mira a creare un’Europa equa e accessibile, in cui tutti possano contribuire e partecipare su base paritaria.

A marzo 2025, la Commissione rappresenterà l’Unione Europea nei “dialoghi costruttivi” organizzati dall’ONU con i Paesi che hanno ratificato la Convenzione, un incontro che sarà occasione per ribadire l’impegno a garantire a ogni cittadino con disabilità una reale partecipazione alla vita sociale ed economica. Con la Strategia 2021-2030, l’Unione Europea dimostra un impegno concreto verso l’equità sociale, la non discriminazione e le pari opportunità, con l’obiettivo di creare una società dove nessuno venga lasciato indietro.

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