Domani Cesare Cremonini al Mandela Forum di Firenze
A Firenze il tour dei record!
Cesare Cremonini al Mandela Forum
Attenzione, concerto spostato dall’Obihall al Mandela Forum!
Cesare Cremonini
Domenica 4 novembre – ore 21
Mandela Forum – viale Paoli – Firenze
Biglietti numerati: primo settore 37 euro, secondo settore 32 euro; posto unico in piedi 27 euro
Riduzione di 6 euro per i possessori di Carta Super Flash della Banca CR Firenze
Prevendite Ticket One www.ticketone.it – Box Office www.boxol.it
Info tel 055667566 – www.bitconcerti.it
Si annuncia uno dei tour più affollati dell’anno quello che domenica 4 novembre porta Cesare Cremonini al Mandela Forum di Firenze (inizio ore 21 – biglietti da 27 a 37 euro, sconto di 6 euro per i possessori della Carta Super Flash di Banca CR Firenze).
Come segnalato nelle scorse settimane, il concerto è stato spostato dall’Obihall al più capiente Mandela Forum, proprio per venire incontro alle tantissime richieste: chi è in possesso del biglietto posto unico Obihall potrà accedere al secondo settore numerato Mandela Forum senza alcun aggravio di spesa.
Un grande successo per Cesare Cremonini, che anche con il singolo “Una come te”, il secondo tratto dall’album “La teoria dei colori” (nella top ten dei dischi più venduti a sei mesi dalla pubblicazione), si posiziona al primo posto dei brani più trasmessi dalle radio, dopo essere stato per ben quattro mesi consecutivi in vetta alle classifiche con “Il Comico (sai che risate)”.
Partito il 26 ottobre dal Palaolimpico di Torino, il “Cesare Cremonini Live 2012” ha conquistato sabato scorso il pubblico del Mediolanum Forum di Assago, con un concerto intenso, sognante e coloratissimo. E la marica trionfale è solo all’inizio: molti appuntamenti stanno andando verso il tutto esaurito mentre a Bologna una terza data è stata aggiunta alle due già sold-out in prevendita. Ad aprire i live è la band Le Strisce.
Sul palco fiorentino Cesare Cremonini (voce, pianoforte, chitarra acustica ed elettrica) ritrova l’amico e collega di sempre, Nicola “Ballo” Balestri (basso), oltre ad Andrea Morelli (chitarra acustica ed elettrica), Alessandro De Crescenzo (chitarra acustica ed elettrica), Nicola Peruch (pianoforte e tastiere), Michele Guidi “Mecco” (organo, tastiere), Elio Rivagli (batteria), Eduardo Javier Maffei (fiati e cori), Chris Costa (cori, chitarra acustica, elettronica) e Roberta Montanari (cori).
Queste le date del tour: 26 ottobre Palaolimpico (Torino); 27 ottobre Mediolanum Forum (Assago); 30 ottobre 105 stadium (Genova); 3 novembre Palaevangelisti (Perugia); 4 novembre Mandela Forum (Firenze); 6 novembre Palasport Forum (Pordenone); 7 novembre Gran Teatro Geox (Padova); 9 novembre Paladozza (Bologna); 10 novembre 105 Stadium (Rimini); 13 novembre Palalottomatica (Roma); 15 novembre Palapartenope (Napoli); 16 novembre Paladozza (Bologna); 17 novembre Paladozza (Bologna).
LA TEORIA DEI COLORI – Una corsia preferenziale. La strada più divertente per arrivare al centro dell’amore. Un Cesare Cremonini così non se lo aspettava nessuno: immediato e diretto. Sostanzialmente imprevedibile. Lui si spiega così: «Ho voluto far combaciare tutti gli estremi della mia personalità». C’è riuscito. Nel nuovo album La Teoria dei Colori, Cremonini si conferma il miglior drammaturgo della nostra canzone d’autore. L’unico che sappia piegare così bene parole e musica al suo stato d’animo. Per poi scoprire che è lo stesso di tutti noi. Voglia di reagire. Bisogno di reagire. Forse questo è il segreto di un artista che nessuno riesce a catalogare perché è semplicemente senza paragoni. Adesso ancora di più. Dopo oltre dieci anni ad altissimi livelli e senza cedimenti creativi, ne La Teoria dei Colori Cremonini è riuscito a fissare la sua nuova “versione di Cesare”, quella mescolanza musicale unica e personalissima di rock inglese e di grande tradizione cantautorale italiana. Cesare Cremonini oggi è un cantautore che parla usando (anche) la lingua del rock. Oppure un rockettaro che sa usare le parole come uno chansonnier. Finora ci hanno provato in tanti. Ma solo a lui è riuscito.
Senz’altro la ragione sociale della Teoria dei Colori – l’elogio dell’amore e dei suoi dolori – corre su due binari. La musica è sostanzialmente divertimento. E nello spettro dell’amore ci sono tutti i colori, dal nero al rosso, tranne che scuro vittimismo e grigia malinconia. Non a caso il primo singolo è “Il Comico (Sai che risate)”, autentico manifesto del disco grazie alla forza di versi come “E il mondo ride se mi piange il cuore”, che sono teneramente autobiografici e drammaticamente implacabili.
«L’ho scelto come brano di lancio perché il comico è una figura centrale nella nostra impalcatura sociale, da Totò fino a Benigni. Se ci pensate, anche nelle tavolate di amici c’è sempre chi fa battute e sdrammatizza. Dopotutto uno dei tanti valori aggiunti del popolo italiano è la capacità di ridere e far ridere anche quando è assai difficile riuscirci».
In fondo, l’ossimoro “tragicommedia” è stato sublimato proprio durante il Rinascimento. La rinascita dopo una crisi profonda.
«Forse queste canzoni sono una reazione più o meno inconscia al periodo difficile che tutti stiamo vivendo, alle difficoltà che giorno dopo giorno macchiano l’esistenza di ciascuno di noi», precisa Cesare che lavora sempre con la stessa squadra, dal monumentale produttore Walter Mameli fino all’amico bassista Nicola Ballo Balestri.
E allora da “L’uomo che viaggia fra le stelle” fino all’autentico capolavoro “Il sole”, gli arrangiamenti rimangono complessi e sofisticati ma riescono a diventare più essenziali, più schietti come in “Stupido a chi?” o in “I love you” fino a “Tante belle cose”.
«Non è un concept album», avvisa Cremonini. Ma senz’altro La Teoria dei Colori è un album di concetto, una sorta di manuale d’amore senza i filtri del buonismo o del politically correct. Ma con la forza delle parole. Dall’entusiasmo quasi adolescenziale di chi si innamora di “Una come te” che “ha una valigia per le scarpe che sembra un aeroplano” (da “Una come te”). Fino alla sofferenza consapevole di chi implora: “Fammi a pezzi dandomi del tu” (“Non ti amo più”). Dopo aver dimostrato di sapere orchestrare il proprio talento sia in sala d’incisione che sul palco, Cesare Cremonini ha fatto il passo successivo. Lo ha preso per mano. Portandolo fin qui. Perciò La Teoria dei Colori è un disco che non appassisce subito come ormai, purtroppo, va di moda. Ma che fiorisce canzone dopo canzone fino a coprire tutto lo spettro di quei colori che, dall’entusiasmo all’ironia alla delusione, innervano sempre i nostri amori.
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