Donazione del sangue: i primi risultati del Secondo Incontro Nazionale
Grazzini: in Italia aumenta il fabbisogno ma anche le donazioni
Donazione del sangue: l’equilibrio è ancora lontano
Aprili (SIMTI) sul sistema globale del sangue durante il Secondo Incontro Nazionale
LUCCA, 29 giugno 2012 – “Il 65% delle donazioni di sangue avviene in Paesi dove vive il 25% della popolazione mondiale: i paesi economicamente sviluppati. Qui si donano all’anno una media di 40 unità ogni 1000 abitanti, contro le 2 dei paesi meno sviluppati. È evidente la necessità di riequilibrare il sistema in base ad una rinnovata coscienza etica”.
Questi i dati presentati da Giuseppe Aprili (past president SIMTI) durante la prima fase di lavori del Secondo Incontro Nazionale del sistema Sangue, che si sta svolgendo oggi e domani (venerdì 29 e sabato 30 giugno) a Lucca, organizzato da Fondazione Campus e Simti (Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia), sul tema “La donazione di sangue fra etica e sostenibilità. L’esperienza europea e il dibattito italiano”.
Aumenta il fabbisogno, aumenta la donazione. “E’ in incremento, debole ma costante, il fabbisogno di sangue – ha detto Giuliano Grazzini, direttore del Centro Nazionale Sangue -, perché c’è un invecchiamento progressivo della popolazione, un aumento generale dei trattamenti medici e chirurgici, ed una maggiore attuazione di questi anche in età anziana, cosa che prima non avveniva. Negli ultimi 10 anni (periodo 2001-2011) in Italia le donazioni sono aumentate in media del 3,9% all’anno, e dal 2010 al 2011 del 5%. L’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza. Si dona perché c’è un lavoro di sensibilizzazione e perché c’è un senso civile: quando si muovono le leve giuste, gli Italiani rispondono. E le associazioni di volontariato fanno un grandissimo, incredibile lavoro”.
L’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Ministero della Salute, ha visto partecipare nel pomeriggio anche il presidente di SIMTI Claudio Velati, Mario Ricciardi, uno dei più importanti studiosi italiani nel campo della giustizia sociale e distributiva, nonché scientificamente impegnato a trattare le molte questioni legate al tema della donazione, su “Questioni etiche intorno al dono e alla donazione”, di Elio Borgonovi, uno dei massimi esperti europei nel campo dell’organizzazione della sanità e dei sistemi economici non profit (amministrazioni pubbliche, terzo settore), su “La sostenibilità di sistemi socio-economico-politico basati sul dono”, e Lynda Hamlyn, amministratore delegato del National Health Service – Blood and Transplant (NHSBT), l’agenzia britannica che governa il sistema sangue del Regno Unito, su “La donazione del sangue nel Regno Unito” e Giuliano Grazzini su “La donazione del sangue in Italia”.
Il programma di domani, sabato 30 giugno
Alle 9 il benvenuto del Direttore della Fondazione Campus Paola Pardini, cui segue l’intervento di Wim de Kort, il più noto e preparato ricercatore internazionale sui temi delle finalità, delle logiche di funzionamento e dell’organizzazione dei sistemi di donazione del sangue di ciascun paese europeo, e delle politiche adottate dagli Stati e dall’Europa in questi ambiti, che verterà su “La donazione di sangue in Europa: una rassegna”.
Alle 10,15 la tavola rotonda con Giuseppe Aprili (past president SIMTI), Giuliano Grazzini (direttore Centro Nazionale Sangue), Aldo Ozino (presidente nazionale FIDAS), Vincenzo Saturni (presidente nazionale AVIS) e Claudio Velati (presidente SIMTI), poi il dibattito moderato dal direttore di Radio24, Fabio Tamburini, e alle 12 la chiusura dei lavori e conclusioni del Presidente di SIMTI Claudio Velati.
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