E’ NATALE, MA NON PER LORO!
E Natale, ma non per loro. Abbiamo titolato così, perché in questo giorno che tutti attendono, cristiani e non, come un rito davvero speciale, una pausa di riflessione dopo una vita trascorsa correndo tra un impegno e l’altro, c’è a chi Natale non si ferma. Non si ferma nel buttare bombe, nel compiere pulizie etniche e stragi, nell’uccidere mogli e compagne. Ovunque, in Europa con atti terroristici, e in altre parti del mondo “l‘homo homini lupus” l’uomo è lupo all’uomo come scriveva Plauto, riecheggia ridondante e senza tregua con il suo carico di dolore.
La natura si ribella ai disastri compiuti dall’uomo il quale, invece di porre rimedio ai suoi misfatti, si aggira nell’Universo alla ricerca di qualche altro pianeta dove appoggiarsi per sopravvivere. L’uomo, inteso come élite, classe dominante con grosse disponibilità economiche e con molto potere, che si guarda intorno per salvarsi e continuare nei suoi traffici, per guadagnare e accumulare denaro. Denaro. Unico dio, per chi non ha ancora capito che la vita, è banale ma è così, è unica e sola. E andrebbe spesa bene, sempre e comunque. Innanzitutto lottando contro le ingiustizie e riparando agli errori. Ma i signori della guerra, del potere e del denaro non vogliono voltarsi indietro a guardare chi lasciano allo sbaraglio, come animali, a contendersi le briciole che restano per sopravvivere. I racconti e i film di fantascienza che, negli anni appena trascorsi, ci hanno mostrato situazioni apocalittiche nelle quali pochi eletti si trasferivano su altri pianeti, lasciando i loro fratelli sulla terra, nella barbarie più assoluta, sono ormai superati dalla realtà.
Vorrei che fosse sempre Natale. Vorrei che la speranza non ci abbandonasse. Vorrei augurarvi buon Natale senza questo groppo in gola che mi prende quando tento di farlo. Vorrei non rattristarvi, ma non ci riesco. Perdonatemi. Troviamo insieme un senso a questo Natale, dobbiamo farlo se vogliamo affrontare tutto il resto. Dobbiamo riuscire a non avere paura per uscire allo scoperto, per ribellarci, per dire “Basta” a tutto questo scempio, per essere davvero uomini e donne che vivono l’armonia di un mondo creato, con tutte le sue ricchezze naturali, soltanto per essere condiviso e amato da tutta l’umanità.
Mettiamo da parte l’indifferenza e l’apatia. E lottiamo. Come fanno le organizzazioni umanitarie, come fa la piccola Greta, la ragazzina svedese, di cui leggerete il servizio di Ernesto Bodini, che sciopera ogni venerdì per il clima. Insieme possiamo farcela. E allora la vittoria sarà nostra. E allora sarà davvero e sempre Natale.
Francesca Lippi