Elenco dei perché leggere Gianluca Parravicini

Se mi chiedessero qual è il complimento che più mi piacerebbe ricevere, risponderei “sei una persona brillante”. Perché la persona brillante è quella che non possiede solo l’intelligenza, ma anche il dono di saper far ridere, ossia è dotato di due cose fondamentali per vivere bene e far stare bene gli altri.

Non so se Gianluca Parravicini la pensi allo stesso modo, ma so per certo che lui è proprio un autore che si può definire “brillante”.

Classe 1970, milanese, autore di racconti, testi di cabaret e opere teatrali, è presente sul web da diversi anni, apparendo e scomparendo come l’influenza epidemica in molteplici spazi (siti, blog, social network …), talvolta col suo nome e cognome (il secondo per lui importante quanto il primo; leggerlo per credere),  talaltra con un soprannome o pseudonimo (tra i quali il più noto è Il Parra), altre volte ancora con entrambi.

La nota più caratteristica del suo stile è sicuramente l’ironia, che spesso va a braccetto con il disincanto, ma anche il lettore meno arguto si accorgerà che Parravicini non è un cinico né tantomeno uno che non prende nulla sul serio: dalle sue pagine, infatti, spuntano sempre fuori un velo di malinconia ed una vena poetica soffusa, mai stucchevole e – aldilà delle apparenze – raffinata.

Di questi tempi vanno di moda gli elenchi: ha iniziato Umberto Eco con la Vertigine della lista, poi Fazio (entusiasta dell’idea del grande scrittore, ospitato nel suo Che tempo che fa) e Saviano ne hanno fatto un elemento ontologico della loro trasmissione, Vieni via con me, così che tutti ormai si sentono in dovere di stilare un proprio elenco (come se nelle nostre vite non bastasse già il dover fare la lista della spesa).

Perciò, non tanto per moda quanto per vendetta, vi  snocciolerò un elenco dei motivi per cui vale la pena leggere Il Parra piuttosto che Eco, responsabile del dilagare di quest’ossessione:

–          perché ha davvero il senso dell’umorismo e – come ha scritto Carofiglio«Se hai senso dell’umorismo […] non ti prendi sul serio. E allora non puoi essere cattivo, non puoi essere stupido e non puoi essere volgare»;

 

–          perché si definisce un outsider, ma sta dentro la realtà molto più di tanti di noi che, al contrario, la viviamo solo in superficie;

–          perché ci insegna che un vasetto di yogurt va gustato con calma e non divorato in tutta fretta (anche se ammetto di non aver ancora saputo mettere in pratica quanto imparato);

–          perché sa dimostrare che anche il monolocale ha una sua personalità;

–          perché è sempre alla ricerca di soluzioni innovative per comunicare sul web (e non solo), ma allo stesso tempo è costante nel modo di esprimersi e di conquistare l’attenzione del pubblico;

–           perché dobbiamo promuovere gli autori meno “mediaticizzati”, anche in considerazione del fatto che costano meno (trovate le sue opere in vendita sul sito www.lulu.com) ma garantiscono pari (e talvolta migliore) qualità rispetto ai colleghi più famosi;

–          perché solo uno scrittore vero potrebbe affermare che «Scrivere è impugnare la mente, pugnalare il cuore e asciugare tutt’intorno» .

Marcella Onnis – redattrice

marcella.onnis@ilmiogiornale.org

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