Essere donna è anche un’arte. Se n’è parlato a Bagheria (Pa)
di Giusy Chiello
L’8 Marzo a Bagheria è stato “festeggiato” in un modo abbastanza particolare, attraverso “L’arte di essere donna”, un evento ideato da Elisa Martorana, e realizzato nei locali di Villa Casaurro, sede dell’associazione “Quelli di Pittalà” che ha sostenuto questo pomeriggio di condivisione, riflessione e crescita. L’incontro si è aperto con le parole della Grafic Designer Elisa Martorana che ha dato il benvenuto ai presenti, incoraggiandoli a condividere liberamente l’arte femminile.
La prima a conquistare il centro della sala, dopo l’intervento dell’ideatrice, è stata la violinista Eliana Mangano, che ha emozionato tutti con le note emanate dalle corde del suo violino. La Mangano si è esibita in una performance mista di improvvisazioni di ispirazione araba e della musica del grande Bach. In rappresentanza delle giovani donne ha presentato la sua esperienza artistica al femminile l’emergente fotomodella Monia Santoro. Si tratta di una giovanissima diciottenne che sta scoprendo il modo della moda, un ambiente affascinante che però l’ha fortemente delusa. Per esprimere a chiare lettere questo suo disappunto si è improvvisata scrittrice ed ha stilato un articolo dove ha denunciato gli atteggiamenti illegali del mondo della moda, fornendo un momento di riflessione a tutte le giovanissime che aspirano a fare le modelle. Emozionante e sconvolgente, a detta di alcuni presenti, la performance teatrale dell’attrice Silvia Martorana Tusa, che ha recitato un passo dal romanzo di Khaled Housseni : “Mille splendidi soli”.
Di seguito si è potuto assistere all’intervento della teologa Salvina Aiello che ha sottolineato quanto precarie siano le leggi in difesa delle donne ed ha proclamato, per tal motivo, una lettera scritta da Papa Giovanni Paolo II dedicata alle donne.
Il pomeriggio si è arricchito, inoltre, grazie a molti i contributi spontanei del pubblico. Tra i tanti spicca quello dello scrittore Alfonso La Licata che ha dedicato alle donne della sua vita, la moglie e le figlie, un’ emozionante poesia da lui scritta. Ha fatto da sfondo, anche se ne è divenuta protagonista, a quest’incontro, la mostra “Aziza Munnizza” di Matilde Incorpora. Cliccando su questo link troverete tutte le info sul lavoro di questa artista palermitana.
La mostra sarà visitabile alla Galleria d’Arte Pittalà fino al 16 Marzo 2012.
Elaborazione frafica: Elisa Martorana