ETNA: la grande madre nel libro autobiografico di Vera Greco
Un dialogo con la natura e l’arte siciliana per sottolinearne abusi e incuria
In mostra fino al 7 febbraio gli scatti di Turi Caggegi per “iEtna”, innovativa App con immagini e informazioni in tempo reale dedicate al vulcano attivo più bello del mondo
Catania, 20 gennaio 2014 – Un dialogo con il paesaggio siciliano e i suoi elementi primordiali. A cominciare dall’Etna, ’a muntagna, che, con il suo costante pennacchio di fumo e le ritmate esplosioni di lava, è la manifestazione più autentica dell’energia che anima il nostro pianeta, la nostra vita.
E’ il tema del racconto autobiografico “Figlia della grande madre” (Ed. Liguori, Napoli, 2013) di Vera Greco che sarà presentato a Catania, giovedì 23 gennaio (ore 17), a Palazzo della Cultura. Insieme all’autrice e al curatore editoriale, Sergio Reyes, interverranno il prof. Rosario Castelli, docente di Cinema, fotografia e televisione all’Università di Catania e il poeta Angelo Scandurra. Nel corso della presentazione saranno proiettate spettacolari immagini dell’Etna realizzate dal giornalista e fotografo Turi Caggegi che comporranno poi una mostra visitabile a Palazzo della Cultura fino al prossimo 7 febbraio.
Architetto, attuale direttore del Museo Regionale della Ceramica di Caltagirone ed ex Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali a Ragusa e Catania, Vera Greco in questo volume sfoglia, uno dopo l’altro, i capitoli della sua vita privata e professionale dando vita a un dialogo immaginario con il paesaggio e i suoi elementi fino a indentificarsi in essi. Che sia la “muntagna” borbottante, pronta a ricordare la sua forza superiore, il lamento di un bosco di querce secolari abbattuto per far “fiorire” decine di villette o quello dell’alveo secco di un fiume divenuto pericolosissimo invaso di piogge pronte a travolgere interi villaggi, in “Figlia della grande madre” Vera Greco restituisce la voce a chi la voce non l’ha mai avuta e, indirettamente, sottolinea abusi e incuria del patrimonio ambientale, artistico e culturale in Sicilia. Il libro è inserito nella collana “Per Passione” diretta dallo scrittore Sergio Reyes e dedicata dall’editore Liguori a uomini e donne dell’Italia contemporanea, impegnati appunto con “passione” nelle proprie avventure professionali.
Alla presentazione del volume – patrocinata dal Parco dell’Etna e dal Forum Catanese della Cultura e dell’Ambiente – è affiancata la mostra fotografica di Turi Caggegi dedicata all’Etna, vulcano inserito dall’Unesco nel giugno scorso fra i beni Patrimonio dell’Umanità. Giornalista e fotografo, Caggegi ha realizzato un’App, iEtna, per scoprire e condividere con la community immagini e informazioni in tempo reale su quello che definisce “il vulcano più bello del mondo”.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 9-13 e 15-19, domenica 9-13. Tel. 095.742.80.33
INFO:
BIOGRAFIA
Vera Greco, architetto, dirige attualmente il Museo Regionale della Ceramica a Caltagirone dopo aver guidato la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania. Alla guida del Museo Bellomo di Siracusa fino al 2007, ha promosso e portato a termine il difficile e problematico restauro dell’ “Annunciazione” di Antonello da Messina, eseguito dall’Istituto Centrale del Restauro di Roma; dal 2007 al 2010 è stata Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa, dove ha redatto il Piano Provinciale Paesi stico, oggi vigente. È stata componente dell’Osservatorio Regionale per il Paesaggio nel periodo 2002-2005. Attualmente è componente, in qualità di rappresentante della Regione Siciliana, della Speciale Commissione di Verifica Tecnica per l’impatto ambientale del Ministero per la Tutela del Territorio e del Mare. Nel corso della sua attività si è occupata di progetti di riqualificazione paesaggistica ed ambientale, ha organizzato convegni e workshop internazionali su paesaggio, sviluppo sostenibile e tutela attiva; si è occupata del rapporto tra qualità del paesaggio e ingegneria naturalistica. Ha ricevuto il premio “Città per il Verde” (Padova 2012) per il progetto Recupero e valorizzazione della Cava Ispica in provincia di Ragusa, e, insieme a Gianluigi Pirrera, il premio P.A.N. Paesaggio, Architettura, Natura (Udine 2010), per il progetto “Lacus Kamerinensis e foce dell’Hipparis: illusione o speranza di recupero archeo-naturalistico per Camarina”.
Melamedia
Carmela Grasso