Firenze: Oggi i funerali di Giancarlo Bigazzi
Si sono tenuti oggi alla Badia Fiesolana, (Fi) i funerali di Giancarlo Bigazzi, uno tra i più noti autori della musica italiana. Bigazzi era nato a Firenze nel 1940, ma viveva da anni in Versilia con la moglie Gianna. Il grande paroliere, che ha regalato all’Italia canzoni indimenticabili basti pensare a “Gli uomini non cambiano”, interpretata da Mia Martini, scritta con l’amico Beppe Dati, o “Si può dare di più” che portò a Gianni Morandi la prima e unica vittoria a Sanremo, era malato da tempo. Lo conobbi a Firenze, durante la consegna del riconoscimento che la città gli tributava per il suo indubbio valore di autore, al “genio fiorentino” che era ma che lui, tanto per non smentire la sua vena ironica, nei ringraziamenti definì geniaccio. Perché Giancarlo era così, si rideva addosso, cosa che pochi uomini sanno fare e rideva del mondo, definirsi geniaccio era il suo modo per sdrammatizzare, del resto era stato l’ideatore e il leader del gruppo gli “Squallor”che tanto successo raccolse ai primi degli anni ’80, cosa poteva fare altrimenti? Quella sera insieme a Beppe Dati, c’erano Marco Falagiani che ha firmato con lui la colonna sonora che gli valse l’oscar, quel “Mediterraneo” di Salvatores famoso a livello internazionale e c’era con lui l’amico Riccardo del Turco che con “Luglio”, canzone cofirmata con Bigazzi, vinse un lontanissimo Festival di Sanremo. Del Turco provò a cantare di nuovo la canzone che lo aveva portato al successo, ma si commosse e non riuscì a terminarla. Intervistai “il maestro”ma Bigazzi non amava essere chiamato in quel modo e fu gentile e spiritoso, parlammo insieme una mezz’ora isolandoci da tutto il resto. Mi lasciò una frase bellissima che tirò fuori di getto, durante l’intervista. Non lo dimenticherò mai. Arrivederci, Giancarlo.
Francesca Lippi