Firenze: Premio per il Restauro all’Opificio delle Pietre Dure.

Nell’ambito di “Artigianato e Palazzo” in Palazzo Corsini, la Fondazione Cassa di Risparmio nella figura della vice presidente Maria Oliva Scaramuzzi ha consegnato il premio alla Soprintendente  Emanuela Daffra.

In Palazzo Corsini, nell’ambito della cerimonia inaugurale del  trentennale di “Artigianato e Palazzo”, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze ha deciso di assegnare il “Premio per il restauro”  all’Opificio delle Pietre Dure.

“Premiando l’Opificio delle Pietre Dure – dichiara Maria Oliva Scaramuzzi, Vice Presidente della Fondazione CR Firenze – rafforziamo il legame con questa prestigiosa Istituzione per la quale, nel 2017, abbiamo istituito una specifica Fondazione strumentale, contribuendo concretamente alla valorizzazione e allo sviluppo di

Heritage. Grazie al prestigio dell’Opificio è stato possibile portare nel 2022 a Firenze, alla Manifattura Tabacchi, la sede dell’Agenzia europea del restauro (E-Rihs) . Vorremmo fortemente che questa fosse anche l’occasione per invitare i giovani a formarsi in questo ambito sempre più richiesto a livello internazionale”.

Ricevendo il riconoscimento, Emanuela Daffra, Soprintendente dell’Istituto  fiorentino,  si è detta onorata per un premio fondato su motivazioni che colgono alcune caratteristiche storiche dell’istituzione ma guardano soprattutto al futuro. Nel raccogliere il testimone da predecessori ai quali – insieme a tutto il personale in servizio-  va il merito dei successi  di OPD  ha detto ” Leggo in questo premio, che nella sua materialità si ricollega a una delle tradizionali manifatture fiorentine, in primo luogo uno stimolo a proseguire sui temi della ricerca e dell’innovazione su di un orizzonte internazionale, coniugandoli sempre alla intelligente sapienza operativa, alla conoscenza delle tecniche antiche. In questo percorso la certezza di un sostegno  quale quello di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze è essenziale “ .

Il premio è una scultura realizzata in scagliola dal giovane Leonardo della bottega Bianco Bianchi, un luogo magico che celebra i 70 anni di attività, e vuole essere un tributo ad una tecnica esclusiva che ancora si lavora a Firenze, con nuove e stupefacenti applicazioni dove il passato si sa esprimere attraverso materiali e linguaggi contemporanei.

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