L’angolo della poesia: “Germogli di pace” di Lucia Bonanni
La scorsa settimana vi abbiamo proposto la poesia “Chi siamo noi?” di Gigi Giussani, risposta in versi agli attentati che hanno colpito Parigi lo scorso 13 novembre. Ispirata a sua volta da questi fatti e dai versi di Gigi, anche Lucia Bonanni ha sentito il bisogno di dire la sua poetando.
Pubblichiamo il suo componimento con l’auspicio che il “contagio” non si fermi qui: il mondo ha molto bisogno di “malati di pace e di rispetto”.
Germogli di pace
Non mi lascio da mani indurite
rubare il sorriso
e neppure il piacere di stare
in mezzo alla gente.
Come viandante smarrito
seguo il corso del tempo,
guardo le luci appuntate su drappi
di raso e al tramonto ammiro
fasci dorati che alle nubi cambiano
colore. Conosco bene
la sferza del dolore
e per questo voglio che nessun uomo
debba patire l’insania di altri.
Se la paura bussa alla porta
del cuore, chiudo gli occhi
e penso che il sentimento che provo
non è timore, ma speranza
di rinascita verso un nuovo sole.
Nel suo scrutare stelle fisse e pianeti
l’Uomo trova essenza d’ Infinito
ed io, testimone inerme, di una Storia
non voluta, mi immergo nello spazio
umano a cercare semi di quiete.
Germogli di Pace
voglio trapiantare su questa Terra
disfatta e con nardo e profumi
curare le cancrene
che la spocchia di dottrine violente
procura a figure innocenti.
Grazie alla Redazione per aver pubblicato il mio componimento.
Buona lettura.
Un saluto per tutti voi.
Ciso. Lucia
Grazie a te per averlo voluto condividere con noi!
Grazie a te Lucia per coinvolgerci sempre in modo profondo e sincero.
Un abbraccio.
Gigi