Giovedì a Rivoli (To) un convegno di rilevanza sociale e professionale
RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA PRESENTI “ANCHE” NEI LUOGHI DI VITA E DI SVAGO
Da tempo, ormai, i problemi della sicurezza sono sempre più ricorrenti e coinvolgono l’intera collettività, sia in ambito professionale che sociale e privato. L’attenzione per la salute e la sicurezza, soprattutto in ambito di vita domestico e di svago, è sempre più avvertita dalla collettività. In quest’ottica trova una propria giusta collocazione il progetto “SICURI IN CASA SICURA” studiato ed elaborato dallo Studio Tecnico CELLUPICA – C.so Re Umberto 73 TORINO – tel. (+39) 342.5987781, nato con l’intento di prevenire, con azioni di informazione, analisi e valutazione dei rischi ed in particolare i rischi cosiddetti “invisibili” (radon, campi elettromagnetici, gas per usi domestici, amianto, fulmini, elettricità, legionella, monossido di carbonio, ecc.) che possono essere talvolta “anche” presenti nei nostri ambienti di vita e di svago.
L’attività informativa, che è giunta al suo secondo appuntamento con il convegno che si terrà giovedì 31 gennaio 2013 alle ore 14.00 nel centro congressi di Rivoli – To, in Via Dora Riparia 2, vuole richiamare l’attenzione della collettività sulla crescente incidenza degli infortuni e delle malattie che possono interessare quanti (bambini, donne, anziani, soggetti appartenenti alle categorie più deboli, badanti, lavoratori a domicilio, ospiti, ecc.) sono normalmente presenti nei luoghi di vita. È indubbio che oggi per essere competitivi occorre puntare molto sulle innovazioni, siano esse di prodotto o di processo.
La certificazione della sicurezza nei luoghi di vita, proposta con il progetto SICURI IN CASA SICURA® (www.sicuriincasasicura.it) consiste nella classificazione (volontaria) del livello di sicurezza presente nei luoghi di vita e di svago, e rappresenta proprio un’innovazione per il mondo dell’edilizia residenziale e per tutti gli altri luoghi di vita, compresi quelli dove si svolgono attività ricettive turistiche/alberghiere, circoli ricreativi, culturali e sportivi, etc. La tutela della salute è un dovere di tutti oltre che un fondamentale interesse della collettività e pertanto si auspica che tutti i soggetti interessati (sia pubblici che privati) che gravitano a qualsiasi titolo intorno agli “ambienti di vita e di svago” contribuiscano, ciascuno per la propria parte, a creare in tali ambienti le condizioni di sicurezza necessarie per consentire alle persone di vivere “sicuri in una casa sicura”.
Ernesto Bodini
(addetto stampa Sicuri in Casa Sicura)