Gli sportivi e il massaggio decontratturante: ecco perché ne hanno così bisogno

 

 

 

Tra le tante proposte di Accademia Massaggi c’è anche quella per un corso massaggio decontratturante: per prendervi parte, però, è necessario aver già frequentato il corso di massaggio sportivo, e ovviamente averlo superato con profitto. Il corso si rivolge non solo agli appassionati che sono interessati ad apprendere le tecniche di massaggio, ma anche ai laureati in scienze motorie, agli osteopati e ai fisioterapisti, senza dimenticare gli estetisti e i personal trainer professionisti. Una volta ottenuto l’attestato relativo, poi, si ha la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro avvalendosi della qualifica di operatore in massaggio decontratturante.

A cosa serve il massaggio decontratturante

La  tecnica che sta alla base di questo tipo di massaggio è finalizzata alla riduzione della frequenza cardiaca, e al tempo stesso consente di abbassare la pressione arteriosa. I benefici che ne derivano, in ogni caso, sono molteplici: per esempio viene migliorato il processo drenante dell’organismo, che serve a rendere più rapida l‘espulsione dell’acido lattico e, inoltre, velocizza la rimozione dei cataboliti e delle tossine, vale a dire le scorie che tendono ad accumularsi in seguito a uno sforzo fisico prolungato.

Come si svolge il massaggio decontratturante

La manipolazione che viene effettuata dal massaggiatore va a lavorare sui tessuti muscolari e connettivi in profondità, in modo da riuscire a sciogliere le contratture e far sparire le tensioni dei muscoli. La distensione della muscolatura che ne deriva dopo un allenamento è un esempio di connubio ideale tra wellness e training. L’organismo di un atleta, infatti, nel periodo che segue un allenamento affronta una condizione di stress dovuta a molteplici fattori. Il tessuto muscolare, oltre a consumare glicogeno e risorse energetiche di vario genere, accumula scarti mentre viene svolta l’attività fisica: proprio per questo motivo è esposto alle aggressioni dei radicali liberi. Per di più, se nel corso di un esercizio si ripete sempre lo stesso movimento il tessuto rischia di diventare più rigido e di contrarsi. Ecco, quindi, che può essere utile ricorrere a un massaggio post allenamento.

I benefici

L’incremento dell’ossigenazione dei tessuti è, senza dubbio, uno dei vantaggi più rilevanti che vengono offerti da un massaggio decontratturante, che ha anche il pregio di contenere le probabilità di infortuni muscolari. Inoltre, la manipolazione serve a preparare i muscoli in vista delle competizioni o degli allenamenti successivi, e riduce i tempi di recupero. Un altro effetto benefico riguarda il miglior drenaggio delle tossine che sono state prodotte nel corso dello sforzo. I massaggi decontratturanti, infine, agevolano la circolazione del sangue e favoriscono il ricambio metabolico.

Pre allenamento o post allenamento?

I massaggi servono sia prima che dopo gli allenamenti. Prima, in particolare, rappresentano un prezioso supporto per il riscaldamento degli atleti, dal momento che fanno crescere la temperatura dei muscoli e della pelle. La muscolatura, così, si predispone a contrarsi più agevolmente, e l’atleta è più pronto ad affrontare lo sforzo, anche in virtù di una maggiore elasticità. Dopo gli allenamenti, invece, a essere favorito è il recupero, sia perché si previene l’indolenzimento muscolare, sia perché si velocizza lo smaltimento della fatica. La manipolazione, comunque, cambia in base al tipo di allenamento e di sport praticato.

Non tutte le contratture possono essere eliminate con un massaggio

Un’ora di massaggio, ovviamente, non è sufficiente per rimuovere tutte le contratture di un atleta. Nel caso in cui si abbia a che fare con problemi persistenti, il consiglio è quello di effettuare dei veri e propri cicli di massaggio, meglio se integrati con esercizi generici, tecniche di rilassamento ed esercizi di postura. Nel giro di alcuni giorni, il dolore che si sente è destinato a svanire.

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