I “Biscotti Senza Frontiere” vanno a ruba nelle piazze di Firenze

“Non siamo sicuri che le parole possano salvare delle vite, ma sappiamo con certezza che il silenzio uccide”. (Dr. James Orbinsky, ex presidente di MSF International in occasione del ritiro del Premio Nobel per la Pace di MSF, nel 199).

“Sotto la pioggia le persone ci venivano incontro con il sorriso sulle labbra per acquistare le scatole di biscotti. Noi ci chiedevamo -ma sono già soci? O semplicemente conoscono Medici Senza Frontiere?” commenta così Sonia, responsabile del banchetto di piazza Santa Maria Novella che, malgrado la pioggia battente di sabato 19 ottobre ha continuato a lavorare al banchetto di Medici Senza Frontiere che è rimasto aperto, così come quello di piazza Beccaria e piazza Santa Croce per “Biscotti Senza Frontiere” iniziativa presente in oltre cento piazze italiane. Un’iniziativa unica, organizzata da questa grande ONG umanitaria che per la prima volta è scesa in piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle attività che svolge a livello internazionale e autofinanziarsi con la vendita di scatole di biscotti, in latta, al costo di 15 euro l’una sufficienti ad acquistare 7 kit di emergenza. L’evento, che iniziava sabato 19 ottobre e terminava domenica 20 alle ore 18, ha visto protagonisti molti volontari e volontarie di Medici Senza Frontiere e un’affluenza di pubblico inaspettata.

Anche il tempo domenica è stato d’aiuto, il sole e il caldo hanno riempito le piazze di Firenze e così, molto prima del tempo stabilito per la chiusura, le scatole  di biscotti che sono andate a ruba sono finite presto, lasciando, quindi, l’opportunità ai volontari di vendere altri gadget associativi. (Ma chi volesse può acquistare i biscotti sul sito dell’associazione www.medicisenzafrontiere.it.) I kit di emergenza sono essenziali perché in certe occasioni Medici Senza Frontiere si trova, purtroppo, ad operare affrontando costi magari più elevati, per l’utilizzo, ad esempio,  di un aereo cargo o di una barchina che deve trasportare gli operatori umanitari e i materiali in una zona isolata, in questi casi i kit di emergenza devono essere già pronti a partire, stipati in appositi hub e preparati per tempo” commenta Sonia, ” Kit che servono ad affrontare un’epidemia, ad esempio quella di Ebola, un terremoto, o purtroppo una guerra, perciò gli eventi di piazza servono a raccogliere fondi per l’acquisto di questi kit essenziali per il lavoro sul campo in qualsiasi contesto di crisi, dove la tempestività e la competenza medica uniti ai giusti strumenti, fanno la differenza tra la vita e la morte di molte persone”. La Onlus di Medici Senza Frontiere ha un sito dove si può vedere tutto il lavoro svolto,  i costi che vengono affrontati, i luoghi degli interventi nel mondo e le donazioni che l’associazione riceve, in completa trasparenza.

La testimonianza di MSF

Un altro elemento di fondamentale importanza di questa ONG è la testimonianza. MSF è stata fondata nel 1971 da un gruppo di medici e giornalisti con un unico obiettivo: non restare in silenzio di fronte alle crisi umanitarie nelle quali si trovavano ad operare. Rispondere immediatamente all’emergenza con professionalità e competenza, ma anche testimoniare, raccontando e denunciando i fatti in modo del tutto indipendente.

Le volontarie di MSF

Alessia si definisce una volontaria novella, ha 26 anni, è una studentessa di Statistica  che lavora in una gelateria part-time per sostenersi negli studi ed è al suo primo evento pubblico – Come ti sei trovata oggi?- “Benissimo, sono stati tutti molto gentili, mi hanno accolta bene e ho deciso che voglio continuare in questa attività, ho già preso tutti i contatti, non vedo l’ora di partecipare al prossimo evento.”

Gaia è una concertista che insegna pianoforte a Losanna, ma vive sul lago Maggiore, è arrivata a Firenze per dare una mano alla mamma, referente del banchetto, in questa iniziativa. – Come hai vissuto questi due giorni molto intensi?- “In modo molto positivo, c’è stata molta affluenza, c’erano tante persone sabato che venivano dirette, nonostante la pioggia al nostro banchetto, per sostenerci convinte di comprare dieci, dodici scatole di biscotti che purtroppo sono finite troppo alla svelta. Non avevo mai partecipato ad un simile evento, anche se sostengo Medici Senza Frontiere, ed è stata un’esperienza positivissima, non me lo sarei mai aspettato! E’ stata così bella, perché a volte si pensa che l’essere umano sia malvagio, invece no, ci sono tante, ma tante persone di buon cuore che abbiamo incontrato in questi giorni. “- Ma secondo te erano già donatori quelli che sono venuti al banchetto?- “Parecchi sì, erano già informati e sono venuti ad acquistare i biscotti, altri erano simpatizzanti e raramente non ci conoscevano.- “Secondo te questa iniziativa andrebbe riproposta?- “Sicuramente! Si deve rifare, credo che ne valga assolutamente la pena, perché unire i biscotti che piacciono a tutti alla beneficenza è una combinazione perfetta e sicuramente vincente”.

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