I Giovedì della Poesia: “La Marana”di Bruno Guidotti
La marana
Risalivano i due ragazzini
correndo e urlando,
della marrana l’erto poggio,
ora inciampando, ora scivolando,
ed ora saltando i fossi,
fin quando di essa, furono
del ciglio al fitto suo canneto.
La marrana; cupa distesa
d’acqua limacciosa e infetta,
in cui nuotavano ratti,
e vi galleggiavano rifiuti, era
per noi ragazzetti allora,
il nostro mare, ove correvamo
ignari, a far tuffi ed a nuotare,
per poi sdraiarsi sulle sassose
sponde ad asciugarsi nudi,
e a sfotterci ridendo come matti.
Sulla spianata, baracche e stracci,
nei prati donne a cercar cicoria,
e nei dì di pioggia a scovar lumache.
Roma era al di là chiusa nelle mura;
bella nelle sue strade e nei palazzi,
di noi cieca e ignara ed a sfuggirci.
Si parlò molto, di quella fatal disgrazia,
quando dal coraggioso tuffo,
Una vita intensa per i ragazzi del posto intorno alla marana nonostante la sporcizia per loro un luogo di libertà e divertimento sino al giorno in cui una fatal disgrazia colse tutti du sorpresa come sempre opere di rilievo e belle elogio al poeta
Bruno ci trascina di nuovo nel suo piccolo mondo di ricordi fanciulleschi, di giochi e avventure, proprii di quella bella età spensierata, e lo fa miscelando poesia e prosa poetica narrativa, regalandoci suggestiva nostalgia. Ed è anche un buon disegnatore.
Un testo che rievoca momenti d’infanzia, racconta la spensierata età della gioventù. Descrizione di grande impatto visivo a creare un mondo a sé stante lontano dalla fulgida Roma.
Tutto è descritto in modo intenso e poetico nonostante l’ evento che ha spezzato una vita umana. Sentito elogio a Bruno
Certo Che Questa Bella Poesia di Bruno Ci Narra di Tempi a Noi Sconosciuti . Capiamo dal Racconto Quante Cose Buone Siano State Fatte , Per Rendere La Vita di Tutti i Giorni Più Agiata . Anche io , ai Tempi delle Scuole Superiori , Ho Vissuto una Disgrazia Simile , Che Ha Segnato Molto ,,Tutti Noi Compagni di Scuola , AhiNoi . Bravo Davvero , Per La Sensibilita’ Che Ha Usato , e Che Sappiamo Contraddistinguerlo.
Bella questa poesia di Bruno Guidotti con un finale un pò triste ma che ci riporta ai ricordi di un infanzia vissuta molto meglio di questa dei giovani d’oggi, anche se si viveva piu’in povertà. Il poeta con questa poesia della marrana ha fatto affiorare in me tanti ricordi che lui descrive cosi’ bene e che anche io ho vissuto in prima persona col gruppo dei miei amici. Che dire se non ringraziare il poeta Bruno Guidotti per le sue belle poesie che per noi sono un vero arricchimento per il cuore e una carezza per lo spirito nella quale rifugiarsi. Complimenti per la versatilità e competenza al nostro valido artista.
Un finale che forse non ti aspetti, ma che purtroppo è la naturale prosecuzione della composizione stessa.
Un ricordo agrodolce che il tempo contribuisce ad addolcire, seppur la narrazione rimanga abbastanza cruda.
Molto bella!