I Giovedì della Poesia: “La Tombolata” di Bruno Guidotti
La tombolata
Quand’era de Natale la vigilia, come da imposta
tradizione popolare, dopo della cena la magnata,
s’iniziava a fa la tombolata.
Nun ve dico la caciara! venivano i vicini,
venivano i parenti, quelli stretti e quelli larghi,
se sprecavano l’abbracci, s’incrociavano l’auguri,
se scambiavano li baci, e se scambiavano regali.
Erano altri tempi, toccava comincia da zero tutti quanti,
e allora ce se voleva bene, ce s’aiutava,
ce se salutava con affetto, c’era reciproco rispetto.
Infine fra tanta allegria e confusione,
s’iniziava a fa la tombolata. Solito copione:
conta delli numeretti ner sacchetto, costo
contrastato d’ogni singola cartella, discussione
dell’ammontare dell’ambo, del terno,
della quaterna e la cinquina, e quello che restava
era der vincitore, era per la Tombola, regina incontrastata
di tutta la nottata. Donna magnifica, desiderata, amata,
sia essa bruna, bionda, castana, o platinata.
Poi iniziava l’estrazione, 90… la paura, 23… le carozzelle,
77… le gambe delle donne, e così via, fra gli scherni
e le risate, e giù a segnà li numeri sortiti
coi fascioli, le bucce d’arancio e dei limoni.
Poi…er solito vocione, er solito richiamo, er solito jellato,
aohoo! daije ‘na girata a quer sacchettoo, smovemole ste palleee.
Tombole infinite, tombole che riempivano la notte,
tombole che vuotavano le strade, tombole dell’anni ormai passati.
Bruno Guidotti è un poliedrico autore che rappresenta sempre la vita ed i problemi che questa presenta. Autore di poesie di notevole spessore relative alle varie esperienze umane: le fatiche, le speranze, i rimpianti, le frustrazioni, le scene di vita. Opere sempre velate di malinconica dolcezza, si fissano all’animo sensibile in maniera indelebile. In relazione ai suoi disegni e ai suoi dipinti, si evidenzia la vibrosità che conferisce dinamismo e notevole movimento alla composizione. Guidotti rifiuta qualsiasi collocamento ad eventuali movimenti stilistici. Alle sue opere dobbiamo avvicinarci liberi da ogni schema mentale, per poterne apprezzare appieno il suo talento.
Momenti,ricordi, di tempi ormai lontani. Il poeta descrive benissimo quello che è stato. Natale di tantissimi anni fa, quando c’era gioia,affetto e amicizia nelle famiglie. Ora solo corsa ai regali, solo consumismo e poi tanta indifferenza e solitudine.
Una bella lirica in vernacolo romano che tanto si addice al tema trattato sempre con maestria
La tombolata durante le feste un tempo attesa ed ambita tanta gente tra baci abbracci e risa oggi solo un lontano ricordo
Il poeta ci ha riportato indietro nel tempo
facendo sorridere anche noi il mio plauso sincero
Un riandare lontano nel tempo, quando tutto era semplicità, gioia, amicizia. Il testo coglie quel tempo andato, in quelle feste natalizie di tradizione e solidarietà dove la Tombola era la incontrastata regina. Testo struggente ddlicato
pervaso da una sottile vena di rimpianto.
Mi accorgo di aspettare con ansia il giovedì,curiosa di leggere quale sarà la nuova poesia di Bruno.
Naturalmente, alcune le preferisco, altre un po’ meno, ma tutte sono sfaccettature di Bruno: i suoi ricordi, i suoi sentimenti, i suoi rammarichi, le sue gioie e dolori….che Bruno ci dona e facciamo nostre.
Continua a regalarmi questi momenti speciali. Grazie Bruno.
Auguri a te e a tutti di buone feste, o come si usava dire in passato BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO.
Che bella questa poesia che ci riporta nel tempo che eravamo bambini con quelle belle tombolate tra parenti grazie Bruno per le tue belle poesie complimenti
Un’ altra poesia narrativa di Bruno, che si sofferma sul racconto di una tradizione natalizia a noi cara, non per forza appartenente ad un passato remoto e non più riapparso. A tombola si gioca ancora.
Buone Feste, Guido ,
Grazie di vero cuore al poeta Bruno Guidotti che con questa poesia ci riporta indietro nel tempo ai ricordi della nostra fanciullezza bella e veritiera la descrizione della notte di Natale dove dopo aver fatto un abbondante cena tutti gli invitati non aspettavano altro che farsi una bella tombolata ,c era chi si riteneva sfortunato chi vinceva spesso chi voleva prendere le cartelle del tabellone e ad ogni numero che usciva veniva dato un aggettivo .tempi passati ma ricordati con grande nostra
Liga se non altro come scrive il poeta per il reciproco rispetto che c era tra ogniuno dei partecipanti alla tombolata.il poeta Bruno Guidotti con le sue belle poesie che colpiscono l animo di ogni persona facendole commuovere per i ricordi che affiorano in ogniuno di noi.non posso che elogiarlo per questo magnifico lavoro che ogni settimana si rivela sempre geniale e versatile.