I giovedì della poesia: “Quel notturno richiamo” di Bruno Guidotti
Una sensuale poesia, ove la passione divampa con delicatezza, è quella che vi proponiamo oggi. Bruno Guidotti l’ha incorniciata con un vivido disegno, seppur tenue nei colori, consentendo al lettore di assaporare meglio i suoi versi.
Donde mi giunge questo notturno richiamo,
che ora mi desta nel cuor della notte.
L’udito io affino, trattenendo il respiro e lo sguardo.
Circospetto, mi muovo con passi felpati.
Nella stanza una lama di luna si posa su un’ ombra.
E’ di spalle, la finestra le è a fronte, i corvini capelli
gli accarezzan dolcemente la giovane schiena.
Cautamente ad essa mi accosto, un profumo mi avvolge.
Ora sento il suo cuore pulsare, e così il grido dei sensi.
Incerto, le cingo la vita, lei non accenna rifiuto,
anzi sembra invitarmi ancora ad osare.
Non riesco a parlare, ma a che serve al momento.
Docilmente tutto consente, la lama di luna è l’unica veste.
Furioso divampa l’incendio, la passione si incarna,
l’oltraggio non offende quell’ombra, anzi: l’esalta.
Si muove sicura dello scultore l’abile mano, lenta percorre le forme,
le modella, le leviga, vive le rende, finanche nei nascosti meandri.
Alta l’onda del mare, sovrasta la valle del monte, per poi morire alla riva.