I lettori raccontano: Latina, civiltà…di incivili!
Di recente ho assistito ad una scena: una macchina, una utilitaria rossa, si è affiancata ai secchioni dei rifiuti situati in Via Romagnoli, NEL SENSO CONTRARIO DI MARCIA, ed il passeggero, un uomo (al volante una donna), rimanendo seduto, ha aperto il vetro ed ha iniziato a dimenare il braccio verso l’alto nel tentativo di lanciare “acrobaticamente” un manufatto in plastica oltre la cappotta, mirando, intenzionalmente, all’atterraggio finale, ossia: il lato opposto, tra il lerciume che già si allargava tutt’intorno ai contenitori! Inutile precisare dove in realtà sia poi finito: sulla corsia di marcia. Bello!!!!
Scene da indignarsi! Ed inutilmente, in una città dove i vigili sono normalmente assenti! E così, capillarmente, tra le strade, i canali, i parchi e le campagne, le impunite scelte di inciviltà furoreggiano, a dispetto di elementari regole di decoro, di igiene, di rispetto; abitudini insensate che “costringono” l’intera comunità a deliziarsi di spettacoli di variegati ed ordinari squallori quotidiani …
E che dire di innocenti cittadini che, nella più totale indifferenza, normalmente “depositano” a terra il proprio sacchetto di rifiuti (nel timore di sporcarsi le mani), o altri che poggiano il sacchetto sull’abitacolo della macchina o appeso allo specchietto e che non tornano a riprenderlo quando lo “perdono” per strada, e …. quelli che, sempre e continuamente, depositano in bella vista i loro sacchetti per la differenziata, (che puntualmente finiscono sversati e seminati ovunque) fregandosene dei giorni stabiliti? Senza contare quelli che dall’auto in corsa o ai semafori “dimenticano” immondizia che sarebbe disdicevole continuare a far alloggiare in loro compagnia; o quelli che su piazze e strade si esercitano all’abbandono di tutto e di più tra la vivace ed immancabile coreografia di bottiglie scolate, messe in bella vista come reliquie votive nel tempio dell’indifferenza.
Si aggiunga a tutto questo il triste lavoro di “disgraziati” che, dopo aver rovistato e frugato nei secchioni, lasciano sparso a terra ogni cosa!
Allegria! Uno spettacolo è uno spettacolo, non stiamo a sottilizzare sulla sua natura! Intanto possiamo sempre imbastire campagne di indignazione contro le deiezioni dei cani, contro quelle dei piccioni, o contro la presenza molesta degli storni!
Il fatto sconcertante è, a me sembra, che da troppo tempo, ormai, abbiamo fatto il callo ottico e spirituale all’ordinario squallore! Peccato! Un paese di artisti e di poeti!…..
Non oso pensare a quella che potrebbe essere, per le nuove generazioni, la “normale” percezione indotta circa la qualità di vita del territorio e il grado di senso civico dei suoi cittadini, in un contesto “normalmente” laido e, ahimè, non troppo dissimile dal colore politico ed amministrativo di gran parte del paese! Che Dio ci aiuti!
Emanuela Verderosa