“I like Mozart”: il concerto domani a Vorno (LU)

locandina del progetto Mozart, così fan tutti

Associazione Culturale Dello Scompiglio

presenta

Mozart, così fan tutti

direzione artistica di Antonio Caggiano

 

26 aprile 2014, ore 21.00

Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lu)

 

“I Like Mozart”

 

locandina del progetto Mozart, così fan tuttiSabato 26 aprile alle ore 21.00 nello Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lu) ha luogo “I like Mozart”, un concerto – organizzato in collaborazione con l’ensemble Ars Ludi di Roma ed eseguito da alcuni dei migliori musicisti lucchesi con la direzione di Erasmo Gaudiomonte – per rendere omaggio all’infanzia e alla fantasia quali elementi importanti nella vita del grande compositore salisburghese. Il programma, che non abbandona mai i toni lievi del gioco e dell’ironia, prevede musiche di Mozart, Rossini, Dall’Ongaro e Saint-Saëns.

Il concerto è inserito nel progetto “Mozart, così fan tutti”,  che propone un’inedita rilettura in chiave contemporanea dell’universo mozartiano, in cui  artisti – provenienti da ambiti diversi – sono invitati a confrontarsi con i temi che hanno caratterizzato il percorso culturale e personale del Maestro, cercando di superare i rigidi schemi delle categorie tradizionali. La direzione artistica del progetto è di Antonio Caggiano. La rassegna è prodotta dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio diretta dalla performer e regista Cecilia Bertoni.

 

programma “I Like Mozart”

Wolfgang Amadeus Mozart Quintetto per clarinetto e quartetto d’archi K. 581

Gioachino Rossini Le Duo des Chats, per 2 soprani e pianoforte

Michele Dall’Ongaro Contino variations, per 2 pianoforti e piccola orchestra

Camille Saint-Saëns Il carnevale degli animali, per 2 pianoforti e piccola orchestra

 

Alice Blanda soprano, Arianna Neri soprano, Carlo Palese pianoforte,

Simone Soldati pianoforte, Alberto Bologni violino, Cristina Papini violino,

Tommaso Valenti viola, Carlo Benvenuti violoncello, Gabriele Ragghianti contrabbasso,

Giulia Matteucci flauto, Remo Pieri clarinetto, Antonio Caggiano xilofono e glockenspiel

Erasmo Gaudiomonte direttore

in collaborazione con Ars Ludi

“Quando Mozart nel 1789 scrive il ‘Quintetto in mi bemolle maggiore’ K 581 – specifica il musicologo Giovanni D’Alò – non era affatto consueto impiegare il clarinetto in una formazione cameristica. Mozart si innamorò letteralmente del timbro vellutato, scuro e un po’ misterioso di questo strumento e lo impiegò in molte occasioni, come per l’appunto nel “Quintetto” K 581, dove per la prima volta nella storia della musica il clarinetto è utilizzato in tutta la sua estensione e nel pieno delle sue possibilità espressive. Serenità, dolcezza e una sottile quanto penetrante venatura malinconica sono le impressioni che emergono sin dalla prima frase e che caratterizzano l’intero Quintetto.

A lungo attribuito a Rossini, il ‘Duetto buffo di due gatti’ non è opera del Maestro. O, almeno, non del tutto. Il pezzo è infatti un assemblaggio di temi effettivamente rossiniani e di un altro compositore, pubblicato nel 1825 a firma di un certo ‘G. Berthold’, probabile pseudonimo del compositore inglese Robert Lucas de Pearsall. Destinato a due voci di soprano con accompagnamento di pianoforte, il duetto è formato da un’introduzione che riprende una ‘Katte-Kavatine’ del danese Christoph Ernst Friedrich Weyse, seguita dalla citazione della cabaletta di Rodrigo ‘Ah, come mai non senti’, dal secondo atto dell’ ‘Otello’ di Rossini. Il testo è basato unicamente sulla ripetizione della parola ‘Miau’, vocalizzo lamentoso, vezzoso, ammiccante, che si presta facilmente anche ad adattamenti strumentali.

Citazioni rossiniane affiorano anche nel ‘Carnevale degli animali’ di Saint-Saëns, straordinario divertissement del tardo Ottocento e lo stesso ‘Carnaval’ è all’origine delle ‘Contino variations’ di Michele Dall’Ongaro, divertissement al quadrato il cui titolo rinvia a sua volta a una nota aria mozartiana. Compositore, musicologo, autore radiofonico e televisivo, Michele Dall’Ongaro è anche, per chi lo conosce, caratterialmente incline all’ironia e lasciamo volentieri a lui la parola per presentare il suo lavoro: ‘Un gruppo di musicisti deve suonare ‘Le Carnaval des Animaux’ di Saint-Saëns, ma le parti non arrivano e tutti si annoiano. Allora si lasciano andare alla ricerca, un po’ confusa e disordinata, di un tema sul quale improvvisare delle variazioni. Tra quelli proposti primeggiano motivi di Mozart e, infine, scelgono l’aria ‘Se vuol ballare, signor Contino’ da ‘Le nozze di Figaro’. Dopo otto variazioni (ognuna di stile diverso, a seconda della personalità di chi la propone) il violinista si ricorda che anche Beethoven ha scritto delle variazioni su quel tema. Sulla stessa ‘coda’ di Ludwig van tutti si riconciliano e il pezzo si conclude, anche perché le parti di Saint-Saëns sono arrivate e il concerto deve cominciare…’

E il concerto comincia. I musicisti, del resto, sono già pronti anche perché l’organico delle ‘Contino variations’ è intenzionalmente lo stesso del ‘Carnevale degli animali’ di Saint-Saëns. Concepito come una ‘fantasia zoologica’ (questo il sottotitolo) per due pianoforti ed ensemble da camera, il ‘Carnevale’ si snoda in tredici brevi pezzi, più un finale, ciascuno dei quali descrittivo di un animale o di una categoria faunistica, attingendo (e in parte creandoli ex novo) ai canoni di una certa retorica musicale. Saint-Saëns richiama tutti gli animali nel finale per una spiritosa passerella in forma di rondò in cui c’è tempo anche per strizzatina d’occhio al ‘Barbiere’ rossiniano.”

 

Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All’interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all’Azienda Agricola e all’Osteria, opera l’omonima Associazione Culturale. L’Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi.

www.delloscompiglio.org

 

Biglietti intero euro 12,00 | ridotto euro 7,00

 

Info e prenotazioni:

Biglietteria dello SPE
 Via di Vorno, 67 – Vorno (LU)

dal giovedì alla domenica dalle ore 14.00

tel. 0583971125 | biglietteria@delloscompiglio.org

Associazione Culturale Dello Scompiglio
Via di Vorno, 67 – Vorno (LU)

tel. 0583971475 | info.ac@delloscompiglio.org

 

Addetta stampa Tenuta Dello Scompiglio

Angelica D’Agliano | angelica@delloscompiglio.org

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *