II Guerra Mondiale: “Insieme per non dimenticare” a Cagliari

numero 70 formato da parole e numeri

Manifestazione culturale bielorussa  per i 70 Anni della Fine della

Cagliari Teatro Massimo 10/05/2015 ore 16:00 ingresso libero

numero 70 formato da parole e numeri“INSIEME PER NON DIMENTICARE”, musiche, canti, emozioni, dolori, amori dal fronte di guerra ad est di Berlino, questo il titolo della manifestazione culturale in occasione dei 70 Anni della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, (così è chiamata nei paesi ex sovietici,  la fase della II guerra mondiale  che va dall’aggressione nazista all’URSS  sino alla Capitolazione di Berlino), e che il resto del mondo conosce semplicemente  come i 70 Anni della fine della II Guerra Mondiale in Europa.

Nel 1945 la capitolazione di Berlino (8 maggio in Europa occidentale, che diventa 9 considerato il fuso orario di Mosca) e la resa incondizionata delle truppe della Germania Hitleriana. 70 Anni fa, quindi, la fine di un incubo, per l’Europa e il mondo intero.

Il prossimo 10 maggio a Cagliari al Teatro Massimo con inizio alle ore 16:00 e ingresso gratuito sino ad esaurimento posti, si terra un grande concerto commemorativo degli Artisti del Complesso Emerito di Stato della Bielorussia “Khoroshki”, e la partecipazione straordinaria degli artisti sardi Elena Ledda e Mauro Palmas. Regia di Hanna Savutkina-Malushenka. Madrina e presentatrice della manifestazione Valentina Caruso.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Cittadini del Mondo Onlus e la Biblioteca russofona “Rodnoe Slovo”, nell’ambito del progetto “Conoscere e Conoscersi”, con il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna, la collaborazione della Direzione generale della Presidenza della Regione Sardegna, il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e del Consolato onorario della Repubblica Belarus in Sardegna.

Si partirà con la proiezione di un breve cortometraggio di Antonello Zanda sui bombardamenti della città di Cagliari, a simboleggiare il destino comune delle popolazioni civili vittime degli orrori della guerra, poi diventerà protagonista la musica, i video, la Storia e le storie………

La pace, l’aggressione nazista, l’occupazione, la resistenza, l’avanzata dell’Armata Rossa, la Capitolazione di Berlino, la Grande Vittoria. Ma anche il dolore, le emozioni, le storie di amore che accompagnano l’umanità anche nelle vicende più tragiche. Dalla prima  nota, all’ultimo accordo si ripercorrerà la storia attraverso le canzoni, le musiche, i video che hanno segnato le vicende del fronte dell’Est……

Gli splendidi artisti del Complesso Emerito di Stato della Bielorussia (voci, fisarmonica, violino, strumenti a fiato), indosseranno le divise dell’allora Armata Rossa e dei Cosacchi consentendo ancora di più al pubblico, di immergersi dentro la storia tragica ed eroica di questi anni. Elena Ledda e Mauro Palmas ricorderanno, invece, le canzoni della resistenza divenute patrimonio comune a livello internazionale.

L’abile regia di Hanna Savutkina-Malushenka, accompagna l’esibizione degli artisti con i video degli archivi bielorussi e sovietici, alcuni inediti in Italia, e gli audio originali con i quali “Radio Mosca” annunciò l’inizio e la fine delle ostilità,  e così arte, poesia, cronaca storica, musica, canzoni popolari, diventeranno un tutt’uno per regalare le emozioni di un pagina storica ai più sconosciuta.

 

Nel foyer del Teatro Massimo sarà esposta la mostra “La Guerra e la Resistenza in Bielorussia” con le riproduzioni  dei manifesti d’epoca e delle foto provenienti dagli archivi dell’Agenzia di Stato BelTa (su gentile concessione dell’Ambasciata della Repubblica di Belarus in Italia)

Un prologo al Concerto commemorativo del 10 maggio al Teatro Massimo di Cagliari, è previsto a Villacidro, dove il 9 maggio alle ore 18:30 nei locali di Via Stazione,  le autorità cittadine, consolari, i rappresentanti della comunità immigrata, ricorderanno i 70 Anni della Fine della Guerra in Europa con una breve cerimonia ufficiale, alla quale seguirà il concerto degli artisti della Bielorussia.

Il Console onorario della Repubblica di Belarus in Cagliari

(Circoscrizione Consolare Regione Autonoma Sardegna)

Giuseppe Carboni

 

Mostra Fotografica “1945-2015” 70 ANNI dalla Fine della II Guerra Mondiale

“LA GUERRA E LA RESISTENZA IN BIELORUSSIA”

Riproduzione materiali fotografici

dell’Agenzia Nazionale Giornalistica Bielorussa “BelTa”

 

Un ringraziamento all’Ambasciata Bielorussa in Italia che ha concesso la mostra fotografica

 

In questo 2015, 70 esimo anniversariodella Fine della Seconda Guerra Mondiale, della Liberazione dell’Italia e della Grande Vittoria con la Capitolazione di Berlino, sembra doveroso ricordare la lotta, ai più sconosciuta, condotta dai vari popoli sovietici, contro l’occupazione nazi-fascista, una RESISTENZA SCONOSCIUTA in Italia,  che fu innanzitutto guerra di sopravvivenza!

Durante la guerra, ad esempio, la sola Bielorussa perse 1/3 della sua popolazione, ma i folli progetti Hitleriani prevedano la soppressione del 70% della popolazione e la riduzione in schiavitù del restante 30%.

Il materiale fotografico della mostra proviene in parte dagli archivi sovietici e in parte da quelli hitleriani, alcune fotografie furono consegnate direttamente dai sopravvissuti e rappresentano varie fasi e momenti del periodo 1941-1944:

  • I territori bielorussi sotto occupazione e la repressione nazista nelle città e nelle campagne
  • I territori autonomi partigiani
  • I campi di sterminio nazisti in territorio bielorusso
  • La liberazione
  • Riproduzioni di manifesti sovietici dell’epoca della Guerra e della Resistenza

In quella terribile guerra, moltistraniericombatterono nell’Italia continentale con i partigiani italiani, e tanti gli italiani che trovandosi loro malgrado coinvolti nella campagna di Russia, diedero poi un contributo alla liberazione di quei paesi, e innumerevoli, ancora,  furono gli italiani che dopo l’armistizio del 1943 si trovarono in quei territori allo sbando e alla mercé delle truppe naziste, scampando  alla morte grazie, solo, all’aiuto delle popolazioni locali.

Tanti i rapporti di amicizia, amore, fratellanza che nacquero in quel periodo, come testimonia il bellissimo romanzo “LA TREGUA” di Primo Levi, portato in versione cinematografica dal maestro Francesco Rosi o lo splendido romanzo “Ballata Alpina” dello scrittore bielorusso VasilBykov da cui è stato tratto l’omonimo film, ancora inedito in Italia.

L’occupazione nazista della Belarus durò 3 anni, gli occupanti distrussero 207 su 290 cittadine, furono annientati ben 9.200 villaggi. Morirono fra i 2,2 ai 3 milioni di persone su una popolazione complessiva di 9,2 milioni.

In territorio bielorusso i nazisti crearono 260 campi della morte e punti di sterminio di massa.

Questi terribili numeri ci fanno capire che la lotta partigiana fu una vera e propria guerra di sopravvivenza di un intero popolo.

Nelle fila partigiane bielorusse combatterono più di 1.200 stranieri antifascisti: polacchi, slovacchi, tedeschi, spagnoli, italiani e rappresentanti di altre nazioni europee.

Dopo l’armistizio del 1943 la maggior parte dei soldati italiani che si trovavano nel fronte orientale furono internati nei campi nazisti nei territori bielorussi occupati.

La mostra racconta più dettagliatamente i fatti in territorio bielorusso, in quanto si tratta di materiale proveniente dalla Repubblica di Belarus, ma chiaramente, quelle vicende, quelle tragedie, quel sacrificio hanno riguardato tutta la linea del fronte di guerra e tutte le zone di occupazione.

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