Il 28 aprile a Roma prima radunanza di poesia
Sulle orme di Christina di Svezia, I ragunanza di POESIA
Nel più grande parco pubblico della Capitale d’Italia, Villa Doria Pamphilj, a Roma, domenica 28 aprile 2013 si ripristinano le “ragunanze”, i raduni degli artisti, così come S.A.R. Christina di Svezia aveva ideato per la sua Arcadia.
Quest’anno 2013 ci sarà, nell’esedra del Teatro all’aperto, nelle vicinanze della cappella Pamphilj, dalle ore 11,00 fino alle ore 16,00 circa, la I ragunanza di POESIA che si inaugura con l’appuntamento di domenica 28 aprile 2013.
Il prestigioso evento ideato da Giuseppe Lorin, ha lo scopo di presentare le originali e fervide creazioni poetiche, di chi si è accinto alla composizione della propria poesia nel ricordo dei dettami dell’Arcadia, consapevole del valore della natura, con l’intenzione di preservarla dagli avvenimenti attuali che coinvolgono, modificano, inquinano, distruggono i quattro elementi della nostra madre Terra.
I poeti del III millennio cantano il loro pensiero introdotti dal suono del corno, accompagnati dalle note del flauto traverso di Giacomo Zara, da performance mimiche del fauno, Francesco Ippolito, con maschera ed antica siringa di Pan, melodie barocche cantate dalla soprano Erika Kamese, danze primordiali a cura di Vanessa Bonafede e Silvia Capponi con le giocolerie del fuoco, dell’aria, dell’acqua, della terra a ritmo del timpano.
Le poesie saranno racchiuse nel prestigioso scrigno-antologia edito da ArteMuse Editrice Gruppo David and Matthaus.
L’appuntamento sarà presso l’antica vaccheria dei Pamphilj con ingresso in Via Vitellia, 102 – Roma – Domenica 28 aprile 2013 alle ore 11,00 per incamminarci in gruppo verso l’esedra del giardino del Teatro, luogo dell’evento di Poesia.
All’evento hanno dato il loro patrocinio il Comune di Roma Capitale XVI Municipio, l’Ambasciata di Svezia, Coltivo Cultura, Ass. Bel Respiro.
L’evento sarà ripreso dalla troupe del TG3 Regione Lazio
N.B.: I partecipanti e tutti coloro che vorranno presenziare ed assistere alle letture poetiche sono gentilmente pregati di portare con se dei cuscini o dei plaid da poter sistemare sul bordo intorno al Teatro all’aperto quali sedili per assistere “comodi” all’evento culturale, nel rispetto dell’ambiente circostante.