Il caso di Tbc a Bagheria: Il parere di un esperto
Qualche settimana fa ci siamo occupati di un caso di Tbc a Bagheria, in provincia di Palermo. Inizialmente abbiamo denunciato il fatto che il caso di tubercolosi non era stato comunicato ai cittadini da parte delle istituzioni: Tbc a Bagheria ma nessuno lo sa. In seguito abbiamo realizzato un servizio sullo svolgimento dei fatti successivi, dove si evinceva che l’allarmismo iniziale aveva lasciato posto ad un atteggiamento omertoso: Tbc a Bagheria: l\’allarme contagio si trasforma in atteggiamento omertoso
Oggi siamo qui per chiarire la situazione grazie all’intervento di uno specialista, il dott. Antonello Murgia, medico pneumologo di Cagliari.
Dott. Murgia, la tubercolosi oggi può essere ritenuta una malattia grave?
Prima dell’avvento degli antibiotici la tubercolosi è stata una malattia gravata da alta mortalità che ha avuto grande risonanza anche perché descritta in grandi opere letterarie e che perciò ha lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo. Oggi la malattia non è grave, anche se non va presa sottogamba perché, contrariamente alle comuni infezioni polmonari, in un certo numero di casi ha un esordio subdolo che può ritardare la diagnosi. Il problema terapeutico più importante è quello della facile acquisizione, da parte del micobatterio, della resistenza agli antibiotici, ma se si attua una terapia corretta (con 3 e, se necessario, 4 antibiotici contemporaneamente) per un tempo sufficientemente lungo, l’esito è quasi sempre la guarigione completa e definitiva.
Quali sono i rischi per coloro che hanno nell’organismo il germe ma non hanno la malattia?
In genere chi ha nell’organismo il germe, di solito “murato vivo” all’interno di linfoghiandole, è protetto dalla malattia perché il germe stesso stimola le difese immunitarie che producono gli anticorpi contro di esso. Solo nel caso di un crollo delle difese immunitarie a causa di una malattia fortemente debilitante, il germe può prendere il sopravvento e causare la malattia.
Esiste una profilassi preventiva?
Un organismo sano con buone difese immunitarie costituisce la principale difesa contro la Tbc: anche in era pre-antibiotica la gran parte degli individui entrati in contatto con il micobatterio non sviluppava la malattia o la sviluppava in modo blando e andava spontaneamente incontro a guarigione. Nel caso di possibile contagio per contatto con malati contagiosi (non tutti i malati lo sono) da parte di soggetti con difese immunitarie ridotte o malattie favorenti le infezioni (individui costretti a terapie cortisoniche di lunga durata, diabetici con glicemia scarsamente controllata, etc.) lo specialista pneumologo dovrà valutare se effettuare un ciclo di chemioprofilassi (con i farmaci antitubercolari).
Cosa consiglia a coloro che hanno avuto contatti con la donna malata?
Mi affiderei allo specialista pneumologo; comunque, il test alla tubercolina (Tine test, intradermoreazione alla Mantoux) si impone. Nei casi con sospetti maggiori (ad es. risposta tubercolinica esuberante) e/o con rischio maggiore (ad es. individui predisposti alla malattia da altre patologie) farei anche una radiografia del torace ed una visita pneumologica.
L’asl e l’ospedale avrebbero dovuto informare la scuola del bambino e il Comune di Bagheria?
Il preside, anche se ha appreso la notizia per vie traverse, era tenuto a divulgare la notizia?
Alle ultime 2 domande può rispondere meglio di me un esperto di medicina legale. Quello che è certo è che chi diagnostica la malattia ha l’obbligo di denunciarla e chi è preposto alla salute pubblica deve organizzare un intervento che valuti l’entità del problema e impedisca la diffusione della malattia. Il Preside, una volta venuto a conoscenza del problema, deve affidarsi tempestivamente alle autorità sanitarie perché predispongano i provvedimenti necessari; saranno loro, a seconda dei casi, a dargli indicazioni su come comportarsi nei confronti di dipendenti e utenti della loro scuola.
Giusy Chiello
Redattore Capo
finalmente giustizia fatta,alla fine si evince che bastava che gli organi di competenza facessero le giuste denunce e le giuste analisi ne avremmo ricavato tutti. Grazie al ilmiogiornale che ha fatto luce, perchè da bagherese sono stata informata solo grazie a voi.
Grande Giusy, hai fatto davvero un ottimo lavoro riguardo a questa vicenda!