Il cinema e le sue contaminazioni: dal grande schermo alle console, dai libri alle sale
Ha fatto sognare milioni di individui, caratterizzato la vita di generazioni e generazioni di uomini che – dalla sua invenzione – hanno assistito alla scansione delle loro epoche. È il mondo del cinema, senza ombra di dubbio, quella moda che non passa mai, quel grande classico di cui si avrà sempre bisogno.
Il cinema si è imposto e continua ad imporsi, resistendo a tutto. All’avvento delle dittature del Novecento, che ne fecero un triste strumento di propaganda, al cambio del mondo dettato da internet, alle nuove istanze della Rivoluzione Digitale. Alle serie tv e ad un modo di intrattenersi che – anche e soprattutto con il Covid-19 – è irrimediabilmente cambiato. Eppure le sale sono sempre piene, le nuove uscite fanno fatica a contarsi, gli incassi anche – seppur con qualche calo, soprattutto dopo la stagione pandemica. Non smette comunque di affascinare, intrigare e sedurre, la vecchia sala cinematografica in cui concedersi qualche ora di totale relax, in compagnia o in solitudine.
Il cinema non lascia anzi, per usare un termine specifico, raddoppia. Perché il cinema, è bene saperlo, ha anche le sue contaminazioni. Ed è a sua volta contaminato. Cosa si intende con ciò? Che il cinema ha ispirato, ed ispira, nuove produzioni che vanno al di là del grande schermo. Ed a sua volta è influenzato da quelle produzioni alte che poi – presto o tardi – finiscono nelle sale. Allargando il campo degli appassionati e dei seguaci. Di esempi, anche in questo caso, se ne potrebbero citare centinaia. Qualcuno però ha un peso maggiore rispetto ad altri. Si pensi al Signore degli Anelli, un best-seller mondiale da miliardi di dollari, reso magistralmente sullo schermo dall’arte di Peter Jackson e di un cast indimenticato. Dicasi lo stesso di Lo Hobbit e di tutti quei film “generazionali” – il Padrino, Scarface, C’era una volta in America – che hanno segnato un’epoca. E continuano a segnarne un’altra, quella dei Millennials.
L’intrattenimento è molto cambiato ma di certo nemmeno il più visionario dei cineasti avrebbe potuto immaginare che la sua pellicola sarebbe finita addirittura in una slot, come nel caso delle pellicole sopracitate o di tanti altri cult, Star Wars su tutti, divenuti simboli di questo rapporto consolidato tra cinema e gaming. Coppola, regista straordinario della trilogia che rese immortali Marlon Brandon ed Al Pacino, non ci avrebbe scommesso, è il caso di dirlo. Eppure oggi è realtà.
Una realtà peraltro in perenne aggiornamento, anche in senso inverso come si diceva: oggi capita che titoli di gioco, o da fumetto, diventino pellicole su piccolo e grande schermo. Contaminazione, per l’appunto, una parola che a volte non significa niente e che invece tante altre volte significa tutto.