Puglia: il comitato SalentAmbiente interviene sulla vicenda della fonderia Ruggeri Service
Il comitato SalentAmbiente prende atto dei risultati delle ultime analisi rese note da Arpa e Asl in merito alla vicenda dell’impianto di fonderia di proprietà della Ruggeri Service e si auspica che questa situazione possa sempre migliore costantemente nel futuro.
Per questo motivo giorno 28 cm, insieme ai comuni di Muro Leccese e Maglie, durante la conferenza di servizi tenutasi negli uffici della provincia di Lecce per l’assegnazione dell’AIA, è stata chiesta una sempre maggiore attenzione alle istituzioni preposte al controllo anche attraverso l’utilizzo di strumenti di elevata tecnologia, quali possono essere le centraline a camino per il monitoraggio in continuo dei fumi prodotti dal camino della fonderia.
Con riferimento alle analisi sui terreni rese note dall’Arpa con nota del 09.08.12 ( Lato Nord 1,05 ngTE/kg, lato Ovest 1,70 ngTE/kg, lato Est 2,11 ngTE/kg, lato Sud 5,10 ngTE/kg, valori riferiti a diossine e furani) possiamo dire che i rilevamenti di diossina nel terreno intorno all’impianto evidenziano come a sud i valori registrati siano circa cinque volte superiori a quelli registrati a nord.
Ciò lascia supporre, data la prevalenza dei venti da quadranti settentrionali, un impatto rilevante dell’impianto sulla zona circostante, anche perché la maggior parte dei terreni vicini ha natura agricola e pascolo. Vero è che per i suoli urbani il limite previsto per legge è 10ngTE/kg ma comunque è un dato che resta preoccupante e che meriterebbe un’analisi più approfondita. A corredo di tutto ciò è di questi giorni un’interrogazione a risposta scritta da parte dell’On. PierFelice Zazzera in cui si chiede al Governo di adottare il limite di 4ngTE/kg così come già fatto da paesi come Germania e Svizzera che hanno abbassato a 5, Canada a 4 e addirittura Olanda a 1 ngTE/kg.
L’attività svolta dal comitato in questi mesi ha il solo fine di aumentare il livello di sicurezza dei cittadini, in virtù anche di quanto è successo in questi ultimi giorni con il caso ILVA, e di fornire quindi nuovi elementi conoscitivi e valutativi su possibili effetti negativi e sulla prevenzione degli stessi.
La richiesta di una maggiore attenzione nasce anche dal fatto che il nostro territorio è stato oggetto negli ultimi anni di diverse situazioni che ne hanno compromesso lo stato di salute, trovandosi costantemente sotto emergenza ambientale legata alla contaminazione da diossina. E’ pertanto necessario tener conto dei potenziali effetti cumulativi in termini di ricadute ambientali, come peraltro previsto dalla stessa Legge Regionale recante indicazione sulla “valutazione dell’insieme degli effetti, diretti e indiretti, a breve e a lungo termine, permanenti e temporanei, singoli e cumulativi, che piani e programmi di intervento e progetti di opere o interventi, pubblici e privati, hanno sull’ambiente inteso come insieme complesso di sistemi umani e naturali”.
L’obiettivo quindi è quello di sensibilizzare la politica affinché l’Italia in generale e la Puglia in particolare possano arrivare ad avere una legislazione equiparata a quella dei più importanti paesi europei in materia di tutela dell’ambiente.
Pertanto, così come detto sia in commissione sanità sia in conferenza di servizi, il comitato si auspica che tutto possa procedere nella trasparenza e nel rispetto delle norme, affermando piena disponibilità a una concertazione.
COMITATO SALENTAMBIENTE