Il Comune di Ussaramanna (VS) raccoglierà i “sì” alla donazione di organi
Il 14 gennaio 2016 la Giunta comunale di Ussaramanna ha deliberato di attivare, presso l’Ufficio anagrafe, il servizio che consente di registrare la propria volontà di donare gli organi in caso di morte al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità (qui il testo della delibera n. 3/2016 della Giunta comunale di Ussaramanna).
In base alle norme nazionali (illustrate in dettaglio nella scheda del Centro nazionale trapianti – CNT sui riferimenti normativi della dichiarazione di volontà al Comune), i comuni italiani hanno la facoltà di fornire ai propri cittadini questo ulteriore canale per dichiararsi donatori, ma sono ancora tanti quelli che non hanno colto quest’opportunità e forse qualcuno ancora la ignora. Per questa ragione, molte associazioni del settore stanno invitando i comuni ad attivarsi, offrendo la propria collaborazione per l’attività di sensibilizzazione. Così sta facendo pure la Prometeo AITF Onlus, associazione di trapiantati di fegato e pancreas della Sardegna, che, tra le varie iniziative, a ottobre 2015 ha inviato una lettera all’Unione dei comuni della Marmilla in cui invitava ad attuare le norme di legge in materia e ad aderire al relativo progetto del CNT “Una scelta in Comune”.
Il primo Comune ad aver risposto è stato, appunto, il piccolo centro urbano di Ussaramanna. Le prime interlocuzioni tra l’Amministrazione comunale e l’associazione sono avvenute lo scorso novembre e hanno avuto come primo riscontro concreto la partecipazione della Prometeo alla manifestazione “Sapori d’’autunno”. Nei mesi successivi, il sindaco Marco Sideri e i suoi assessori hanno esaminato attentamente la questione e nella seduta della Giunta del 14 gennaio 2016 hanno formalizzato l’adesione al progetto. Significativo il fatto che la delibera esplicitamente riconosca «l’altissimo valore sociale dell’iniziativa ed i benefici pratici di immediatezza operativa che ne potranno derivare dallo stretto collegamento tra la banca dati comunale delle volontà manifestate positivamente alla donazione degli organi e dei tessuti in sede di rinnovo/rilascio della carta d’identità e la banca dati in possesso del CNT e delle sue diramazioni regionali».
Anche l’Amministrazione comunale di Siddi, paese già molto attivo per la donazione del sangue, ha accolto l’invito della Prometeo e ha preso in esame la possibilità di aderire al progetto “Una scelta in Comune”. Un altro comune dell’Unione della Marmilla che, invece, ha già deliberato in materia è Sanluri, uno dei due capoluoghi della (ex) Provincia del Medio Campidano. Qui l’iniziativa è stata presa, in particolare, dal consigliere comunale Luigi Pilloni, che è anche socio della Prometeo. In seguito all’approvazione della delibera da parte della Giunta guidata da Alberto Urpi, c’è stata l’approvazione da parte del Consiglio con voto unanime, a rimarcare che questa scelta ha un valore di solidarietà universale e alcun colore politico.
Dopo aver deliberato, le amministrazioni di Ussaramanna e Sanluri hanno preso accordi con il Centro regionale trapianti (CRT) per quanto riguarda la formazione dei loro ufficiali dell’anagrafe, peraltro già avviata. Ora si tratterà di pianificare, in collaborazione con le associazioni del settore e il CRT, l’attività di sensibilizzazione della popolazione. Il Comune di Ussaramanna, tra l’altro, ha già esplicitamente previsto nella relativa delibera di elaborare un piano di comunicazione e informazione. Dalla sensibilizzazione, infatti, non si può prescindere perché la decisione del cittadino, positiva e negativa che sia, deve essere frutto di una seria riflessione la quale, a sua volta, richiede a monte una corretta informazione che spazzi via ogni dubbio e pregiudizio.
Felice di queste buone nuove e grato agli amministratori comunali, il presidente della Prometeo Giuseppe Argiolas ha dichiarato che questo è «un altro importante passo avanti, perché riteniamo che l’Anagrafe dei comuni sia il luogo più adatto per fare questa importante dichiarazione che ha risvolti importantissimi sulla propria persona. Ed è giusto e corretto che ognuno prenda la SUA decisione quando sta bene e non che altri suoi congiunti la debbano prendere in un momento di grande sconforto».
Secondo i dati forniti dal Centro nazionale trapianti, al 22 febbraio 2016 in Sardegna i comuni che avevano già attivato il servizio erano 21 su 377, ma il dato non è così negativo come sembra: alla stessa data, in tutta Italia i comuni già attivi erano solo 553. Il CNT ha anche reso noto che il 2015 ha registrato dati molto positivi per il progetto “Una scelta in Comune”, con 454 attivazioni del servizio e una media di 1.000 dichiarazioni raccolte al giorno. Le statistiche sulle dichiarazioni di volontà consultabili sul Sistema informativo dei trapianti (SIT) mostrano, inoltre, che al 22 febbraio 2016 erano 158.169 quelle complessivamente raccolte nei comuni italiani, superiori alle 155.794 raccolte dalle asl e, per di più, con un tasso di consensi lievemente superiore: 91,5% contro 90,1%.
Ad augurarsi che quest’opportunità si diffonda in tutta l’Isola e in tutta Italia, è anche il sindaco di Ussaramanna Marco Sideri che, riferendosi alla scelta del suo Comune, afferma: «È un segno piccolo che speriamo dia un segnale importante per informare i cittadini su un argomento ancora poco conosciuto, purtroppo. Speriamo che altri comuni facciano altrettanto, anche perché per il Comune i costi sono praticamente nulli mentre i benefici sono potenzialmente enormi, visto che spesso si possono salvare vite umane. Ci auguriamo davvero che ognuno possa dare il suo contributo».
Affrontare questo percorso per gli amministratori e i dipendenti comunali non è complesso, anche perché il CRT e le associazioni di settore offrono, ognuno per la parte di propria competenza, tutto il necessario supporto. Ciò che è davvero necessario è solo la consapevolezza di poter in questo modo offrire quello che il presidente della Prometeo definisce «un servizio di civiltà». Perché, come ricorda anche la delibera del Comune di Ussaramanna, «la donazione di organi e di tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di grande civiltà e di rispetto per la vita». Non dimentichiamo, infatti, che per tanti malati il trapianto è l’unica possibile terapia e l’unica chance per continuare a vivere. Peraltro, chi, con un nuovo organo, può proseguire il suo percorso su questa terra, di norma può tornare a condurre una vita normale, come ben dimostrano gli atleti trapiantati e le loro performance. Purtroppo, però, gli organi ogni anno disponibili bastano per salvare circa uno su tre dei malati in lista di attesa per cui ogni “sì” è doppiamente prezioso e ogni “no” ha davvero molto peso.
Aggiornamento quasi da ultim’ora: proprio oggi la Giunta comunale di Siddi ha deliberato di aderire al progetto “Una scelta in Comune”