L’angolo della poesia: “Il gesto” di Emanuela Verderosa
Se avessimo la capacità di vedere sempre la bellezza, di cercare sempre ciò che ci unisce anziché concentrarci su ciò che divide – e che spesso è ammantato di bruttura -, vivremo tutti esistenze più serene.
Forse, però, in quella comune abissale radice di cui ci parla Emanuela Verderosa c’è anche la propensione alla discordia e al viver avvelenato. Se così è, proviamo allora ad annichilirla con la meraviglia che questi versi invitano a suscitare in noi:
Il gesto
Il gesto ricordo
rapido e sicuro
di una donna andina
che inventa
ricami di totora
E le mani congiunte nel saluto
che fa la donna d’India
umile e divina
E l’armonia scheggiata
in forma umana
d’una schiva figlia d’Africa
sì che il tempo stesso immoto
l’asseconda
E il gesto di mia madre
ricordo
teneramente solido
Gesto aduso alla fatica
lento pensato sereno
Dio
come siamo meravigliosi
Quanto
divina e terragna
abissale e densa
è la radice antica
degli umani