Il libro “E poi? … Chiara lo sa” di Giampietro Ibba alla MEM di Cagliari
Il 12 dicembre 2015 Giampietro Ibba presenterà il suo libro autobiografico “E poi? … Chiara lo sa” alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari. Un’occasione per parlare di vita e morte, dolore e speranza, ma anche di sicurezza stradale perché morti come quella di sua figlia Chiara si possono e si devono evitare.
Sabato 12 dicembre 2015, alle ore 18.30, sarà presentato a Cagliari, presso la Mediateca del Mediterraneo (MEM) in via Mameli n. 164, il libro “E poi? … Chiara lo sa” di Giampietro Ibba.
L’autore racconta in queste pagine la propria esperienza di padre che ha perso una figlia, Chiara appunto, durante un incidente stradale. Il libro è, però, molto più che un drammatico racconto autobiografico: è una toccante riflessione sulla vita e sulla difficoltà dell’uomo di vivere la propria esistenza con consapevolezza e senso di responsabilità. Ci diciamo consapevoli che tutti dobbiamo morire, ma siamo davvero capaci di vivere il presente alla luce di questa convinzione? Non sembra affatto così: «[…] ci riteniamo signori della vita senza considerare che l’unica evidenza è il suo finire. Ma non lo accettiamo. […] Tra le vicende che interessano la nostra esistenza è l’unica ad avere il cento per cento di probabilità di riuscita, ma non le diamo l’importanza che merita. Eppure è sempre qui, vive con noi, quasi a volerci ricordare che esiste pure lei. Vogliamo allontanarla e, anche se non ci riusciamo, comunque non ci deprime. Continuiamo a vivere con la sicurezza che non ci tocchi». Per questo «Siamo convinti che si presenterà comunque un’altra occasione perché ci sentiamo padroni del tempo, o, meglio, ci illudiamo di esserlo, e tutto ciò che non possiamo o vogliamo fare ora avrà modo di trovare una collocazione “dopo”, prossimamente. Nel nostro futuro». Siamo incapaci anche di avere un sano rapporto con il tempo – ci ricorda questo libro – e non sempre nel nostro quotidiano sappiamo tenere presente che «Di ognuna delle nostre azioni siamo obbligati a fronteggiare le conseguenze. Anche quando sembra che non abbiano importanza o le riteniamo talmente inconsistenti da essere dimenticate. Eppure, anche la più irrilevante di queste comporta responsabilità perché scrive non solo la nostra storia ma anche la storia di molti».
Sarebbe, tuttavia, errato credere che “E poi? … Chiara lo sa” sia un atto di accusa verso se stessi o verso Qualcuno. O, ancora, pensarlo un invito a crogiolarsi nell’autocommiserazione, a rinchiudersi nel dolore: al contrario, Giampietro Ibba ci insegna che «Solo rigenerando l’amore per se stessi e per gli altri e abbandonandosi alla certezza di poter essere ancora amati, solo allora anche la pena più gravosa può trasformarsi in un momento propizio per rinvigorire la speranza». Questo libro è, invece, un seme di vita che il suo autore, con delicatezza, semina nel cuore di chi legge, anche di chi sta vivendo un dolore altrettanto grande.
Sua figlia Chiara è morta in un incidente d’auto, per cui Giampietro Ibba – prima raccontando la sua triste storia e poi portandola in giro per la Sardegna – intende stimolare anche una riflessione seria sulla sicurezza stradale. In particolare, invita a lavorare di più sulla prevenzione degli incidenti – che necessariamente passa per la responsabilizzazione dei guidatori, a prescindere dall’età – e a prevedere ma soprattutto applicare pene eque per le violazioni del Codice della strada. Pene che devono essere severe ma utili, ossia tali da rieducare e responsabilizzare chi sbaglia. In questo libro, per esempio, l’autore ci costringe a soffermarci su un paradosso: «Ci lamentiamo da una parte che una delle cause più frequenti di incidenti è la velocità e dall’altra permettiamo che vengano progettate auto che hanno nella velocità la loro dote migliore». Né gli si può dar torto quando afferma che «Alla borsa valori di questa nostra società il rendimento delle azioni della vita è in calo. Anche le quotazioni della giustizia sono in discesa. Seguono un andamento simile. Sarebbe triste, molto triste che venissero sospese per eccesso di ribasso».
Anche di tali temi, pertanto, si parlerà nell’incontro di sabato, coordinato dal giornalista Paolo Matta, al quale parteciperanno, oltre all’autore, Mauro Coni, Assessore ai Trasporti del Comune di Cagliari, Cristina Podda, rappresentante dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada Onlus di Cagliari, e Virgilio Scanu, Presidente di Città Ciclabile Onlus Fiab di Cagliari.
Gli interventi saranno affiancati dalla lettura di alcuni brani del libro, curata da Valentina Boi, responsabile del settore biblioteche della cooperativa La Memoria Storica.