Il posizionamento dei nuovi antibiotici nella terapia delle polmoniti
Aggiornare sull’efficacia delle nuove molecole antinfettive per il trattamento delle patologie infettive delle basse vie aeree. E’ questo l’obiettivo del convegno che si tiene oggi venerdì 15 febbraio all’hotel Nettuno di Catania. Tradotto in termini meno tecnici si parlerà del posizionamento dei nuovi antibiotici nella terapia delle polmoniti, frase che, poi, è anche il titolo del convegno coordinato dal dott. Carmelo Iacobello, nella foto, direttore Uoc malattie infettive dell’Ospedale Cannizzaro di Catania.
“I dati epidemiologici – spiega il dott. Carmelo Iacobello – dicono che si tratta di una malattia in continua evoluzione in quanto si sono registrati oltre135 mila ricoveri nei vari ospedali italiani con un tasso di mortalità importante, del 10% circa. Sono due le fasce d’età più a rischio: i bambini e gli anziani in modo particolare. Questo perché evidentemente la patologia ha avuto un’ evoluzione per quanto riguarda gli agenti microbici che sono responsabili delle polmoniti e che sono diventati sempre più resistenti e più difficili da trattare”.
La gestione delle polmoniti, negli ultimi anni, ha subito una radicale revisione a causa di due fattori: la complessità acquisita dagli agenti etiologici e l’aumento dell’età media dei pazienti sempre più anziani, fragili e che presentano comorbità. L’argomento è delicato in quanto, come del resto per tutte le patologie infettive, anche le polmoniti se non vengono trattate con tempestività e con una terapia appropriata, possono essere causa di mortalità. Alla complessità della patologia, poi, si associa, come detto, la fragilità del paziente. Non di rado, infatti, ad essere colpiti sono soggetti geriatrici caratterizzati da instabilità clinica, ridotta riserva funzionale e scarsa, o addirittura nulla, resistenza agli stress. Anche per questo è necessario un approccio multidisciplinare tra microbiologi, infettivologi e intensivisti.
“Il nodo cruciale – continua Iacobello è che sono stati i germi a evolversi grazie anche all’uso indiscriminato che si è fatto negli anni passati degli antibiotici, un uso a volte assolutamente inappropriato che ha creato le condizioni perché nuovi patogeni abbiano sviluppato delle resistenze che rendono particolarmente complicato il trattamento. Anche per questo abbiamo deciso di organizzare un convegno che in qualche modo faccia il punto su questa situazione, ovvero sulla possibilità che nuove molecole ad attività antibatterica possano essere utilizzate con successo in questo tipo di pazienti”.
Durante i lavori, dunque, si alterneranno relatori ed esperti di prestigio ed esperienza. Tra gli argomenti oggetto di riflessione anche la diagnostica microbiologica, la farmacodinamica e la farmaconinetica. Ma non solo: si discuterà dei nuovi antibiotici e delle nuove strategie di trattamento, ma anche di alcuni tipi particolari di polmoniti definite comunitarie e da ventilatore meccanico.
Ufficio stampa
Alessandro Fragalà