Il Racconto della Domenica: ” Kilowatt” di Roberto Mercuri
Oggi presentiamo un appassionato di scrittura da sempre, Roberto Mercuri, medico tuttora in servizio che, tolto il camicie, si diletta a scrivere short stories dal sapore immaginifico, ma incredibilmente reali. Sembra un controsenso, ma è oggettivamente questo il risultato che l’autore riesce a trasmettere al lettore, un’incursione tra le cose di ogni giorno che si animano attraverso l’immaginazione: del resto, e citiamo il primo nome che ci viene in mente, Hans Christian Andersen non faceva lo stesso nelle sue fiabe? Mescolava con la fantasia momenti di vita reale, oggetti d’uso quotidiano e personaggi immaginari incantando il suo pubblico. Ma Mercuri scrive per gli adulti e lo fa utilizzando la short storie, costretto, quindi, a sintetizzare al massimo ciò che scrive, cosa non facile se si vuol regalare emozioni. Lui, però, ci riesce trascinando il lettore in un’altra dimensione per poi riportarlo alla realtà in poche righe. Una realtà incredibilmente umana. (F.L.)
L’abat-jour era rimasta accesa e tutti dormivano. La luce divenne incerta. L’ultima lampadina a incandescenza reclamò un poco di vita ancora prima di morire nel sussulto di un bagliore. Il rovente filamento di tungsteno si fece allora braccia, mani, gambe e passò lo spazio che separa il vetro dal metallo. Il contatore elettrico rallentò la sua corsa. La lampadina discese lungo il filo elettrico adagiandosi sul piano del comodino e attese la luce del giorno.
Folgorante!
Uno stile pulito e coinvolgente, in una manciata di parole riesci ad immaginare la scena descritta….molto bravo