Inaugurata la Centrale di potabilizzazione Mugello
E’ stata inaugurata ufficialmente questa mattina la nuova Centrale di potabilizzazione del Mugello.
L’opera per l’occasione è stata aperta a autorità e stampa ed erano presenti, tra gli altri, Federico Ignesti, Sindaco di Scarperia e San Piero, Giampiero Mongatti, Sindaco di Barberino di Mugello, Paolo Omoboni, Sindaco di Borgo San Lorenzo, Leonardo Borchi, il Sindaco di Vaglia, Roberto Izzo, Sindaco di Vicchio, Filippo Vannoni e Simone Barni, rispettivamente Presidente e VicePresidente di Publiacqua. Presente anche la studentessa Serena Zanzarella che nel 2014 aveva vinto il concorso didattico riservato da Publiacqua alle Scuole del territorio per l’ideazione di un logo identificativo dell’impianto stesso.
UN NODO FONDAMENTALE PER L’ACQUEDOTTO DEL MUGELLO
La Centrale del Mugello è un’opera fondamentale per il sistema idrico del Mugello. La Centrale, infatti, sia per la posizione fisica assolutamente baricentrica rispetto ai sistemi acquedottistici preesistenti che per le potenzialità di trattamento di cui è dotata, rappresenta un nodo centrale di interconnessione degli acquedotti dei comuni limitrofi, consentendo una gestione più efficiente e razionale della risorsa, e la fonte di approvvigionamento che garantirà la distribuzione per l’intera area del Mugello, assicurando una maggiore sicurezza per il servizio reso ai cittadini anche nei periodi estivi, tradizionalmente più critici a causa del contemporaneo aumento della popolazione e della riduzione delle fonti locali a carattere stagionale. Un’opera quindi strategica che guarda al futuro e che porterà vantaggi diretti ed immediati ai Comuni di Scarperia e San Piero, Vaglia, Borgo San Lorenzo (con particolare
riferimento alle frazioni di Luco, Ronta e Grezzano) oltreché possibili futuri sviluppi sui
sistemi acquedottistici di Vicchio e Barberino di Mugello.
IL LAVORO
La Centrale del Mugello è operativa ma il lavoro propedeutico all’apertura del cantiere per
la sua realizzazione ha richiesto una lunga ed accurata fase preparatoria utile per uno studio
approfondito sul sistema acquedottistico esistente, risorse idriche e popolazione, attuali e
future, e conseguenti valutazioni dei consumi.
Un quadro generale che ha evidenziato, fra l’altro, come una buona parte delle risorse
idriche a disposizione abbiano un andamento stagionale con una conseguente criticità per i
mesi estivi. Un quadro che è risultato indispensabile per definire le impostazioni progettuali
della Centrale e che ha ulteriormente evidenziato la necessità di una forte interconnessione
tra i diversi sistemi acquedottistici del territorio. Interconnessione di cui la Centrale
rappresenta oggi un nodo assolutamente strategico.
A testimonianza di ciò in occasione della siccità 2012 era già stata anticipata un’opera che
utilizzava acqua che verrà trattata dalla futura Centrale. Si tratta del collegamento tra la
Galleria Firenzuola Sud, posta nei pressi dell’Autodromo, e l’Impianto di potabilizzazione
della Pineta. Questo intervento che ha richiesto un investimento di circa 52 mila euro, ha
consentito di recuperare 10 l/s di acqua per integrare la risorsa proveniente dai pozzi di
Bagnone ed a disposizione del Comune di Scarperia ma anche dei limitrofi comuni di
Borgo San Lorenzo e San Piero a Sieve nei mesi più difficili di una delle maggiori siccità
degli ultimi anni.
I NUMERI E LE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
La Centrale è stata progettata per una capacità produttiva modulabile, a seconda delle
esigenze, fra un minimo di 30 l/s ed un massimo di 90 l/s, derivanti da un trattamento svolto
su tre distinte linee indipendenti ed in parallelo. La filiera di trattamento della Centrale,
scelta in base a studi approfonditi sulle caratteristiche dell’acqua a disposizione che hanno
evidenziato buone caratteristiche microbiologiche della risorsa stessa, prevede, in sintesi: un
sollevamento iniziale, preossidazione, filtrazione su sabbia, filtrazione su carbone attivo,
post ossidazione, accumulo in serbatoio e sollevamento finale. La Centrale è completamente
gestibile in remoto attraverso il Telecontrollo Publiacqua ma è dotata anche di un quadro
sinottico locale molto evoluto che consente regolazioni e manovre anche agli operatori sul
campo.
L’importo complessivo per la sua realizzazione è di oltre 5 milioni. Il costo della centrale è
stato finanziato con i fondi resi disponibili dall’Addendum all’accordo procedimentale del
28 luglio 1995 siglato tra Ministero dell’Ambiente, Ministero delle Infrastrutture, Regioni
Toscana ed Emilia Romagna, RFI spa e TAV spa.
Con l’entrata in esercizio della Centrale del Mugello si completa quindi il quadro delle
opere acquedottistiche che Publiacqua doveva realizzare, proprio in virtù dell’Addendum e
degli atti successivi ad esso collegati.
UNA CENTRALE PER IL RISPARMIO E PER L’AMBIENTE
La Centrale di Potabilizzazione del Mugello è nata su un progetto che fin dall’inizio ha
posto la massima attenzione per l’inserimento ambientale dell’opera. La nuova Centrale di
Potabilizzazione è stata studiata infatti in modo da inserirsi al meglio nel contesto
paesaggistico e ambientale così da risultare compatibile sia con le strutture già esistenti del
vicino autodromo (le arcate in legno che la sormonteranno riprendono il motivo del vicino
ingresso del circuito) che con le aree limitrofe. L’opera è stata inoltre pensata nell’ottica di
una massima salvaguardia ambientale, a partire da una rete di drenaggio che è stata
realizzata al di sotto della platea di fondazione in modo da drenare le acque interne alla
centrale.
L’utilizzo del nuovo impianto prevede una diversa e più razionale gestione delle risorse
idriche locali, quali l’uso stagionale di pozzi profondi permettendone un’adeguata ricarica
invernale e quindi le massime prestazioni nei periodi più siccitosi. Dobbiamo infatti mettere
in bilancio idrico annuale anche le variazioni di portata dell’acqua grezza da trattare.
Inoltre la quota più elevata, rispetto ad altri sistemi acquedottistici limitrofi, (Bosso- Le
Pergole) permetterà a parità di acqua erogata , un minor consumo energetico.
LE OPERE DI COLLEGAMENTO
La distribuzione dell’acqua prodotta dalla Centrale di Potabilizzazione avviene attraverso
condotte di collegamento ai vari sistemi acquedottistici: verso gli impianti della Pineta,
Pergole e Bosso. Circa 800 metri di condotta acquedottistica posata lungo la strada
provinciale fino al ponte di Bagnone. Assieme all’acquedotto è stata posata anche una
nuova condotta fognaria che si collega al sistema di raccolta e depurazione esistente.
UN’OPERA STRETTAMENTE LEGATA AL TERRITORIO
Non è solo il nome a legare strettamente questo impianto al territorio. La nuova Centrale di
Potabilizzazione del Mugello infatti ha un proprio logo identificativo. Un logo di cui siamo
particolarmente orgogliosi perché uscito da un concorso didattico che l’azienda ha indetto
nel 2014 e che per l’impianto del Mugello ha visto vincere l’elaborato realizzato dalla
studentessa Serena Zanzarella, che all’epoca frequentava la Classe 1° C della Scuola
Primaria e Secondaria “Scarperia – San Piero a Sieve”. Un logo che richiama il territorio del
Mugello e che vi unisce l’elemento acqua in maniera graficamente apprezzabile e che oggi
possiamo ritrovare sulla segnaletica affissa alla Centrale.
ACQUEDOTTO IN MOSTRA
In occasione dell’inaugurazione dell’impianto di potabilizzazione, dal 13 al 25 novembre, è
attiva la mostra “Publiacqua – Sistema Mugello”. Una mostra per far conoscere ai cittadini
del Mugello il loro sistema acquedottistico e la sua evoluzione negli anni di gestione da
parte di Publiacqua.
Come detto la mostra sarà aperta dal 13 al 25 novembre, in sei sedi dei cinque comuni
coinvolti per raccontare ai cittadini lo sviluppo ed il funzionamento del loro acquedotto.
Una mostra interattiva con video, cartografie, ed interviste che grazie alla collaborazione
delle Amministrazioni Comunali saranno ospitate presso il Palazzo Comunale di Borgo San
Lorenzo (fino al 22 novembre), il Palazzo Comunale di Barberino di Mugello, Palazzo dei
Vicari a Scarperia, la Biblioteca Comunale di Vicchio, il Palazzo Comunale di Vaglia e la
Biblioteca Comunale di San Piero a Sieve.
L’Ufficio Stampa Publiacqua
“Sottolinea il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti: “Questo è un impianto baricentrico del sistema sistema idrico locale, che collega la rete acquedottistica garantendo e mantenendo riserve e risorse idriche su cui poter contare sempre. Acqua nelle case, dai rubinetti anche nei momenti di maggior siccità e carenza idrica”.
Per il sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni: “Questa è acqua del Mugello e al Mugello torna, va ai mugellani. E’ acqua che viene recuperata, trattata e immessa negli acquedotti, e non una goccia va dispersa. Questa opera prevista e finanziata dagli accordi Alta Velocità, oltre 5 milioni, rappresenta uno snodo fondamentale per la rete acquedottistica del nostro territorio, potrà assicurare riserve e così un bilancio idrico positivo. Era attesa da tempo, ora è realtà”.
ufficio stampa
Johnny Tagliaferri