Inquinanti ambientali: mine vaganti con pochi o nulli deterrenti
Un breve excursus per avere piena coscienza di cosa e quanto ci circonda e che può nuocere alla nostra salute
di Ernesto Bodini
(giornalista scientifico)
È noto, o dovrebbe esserlo, che nell’ambiente da sempre vengono rilasciate sostanze chimiche diverse interferendo inevitabilmente con il nostro sistema. Tra tutte le sostanze inquinanti ci sono i metalli pesanti la cui particolare nocività (anche a basso dosaggio) è dimostrata dalle molteplici fonti della letteratura scientifica. I metalli pesanti penetrano nell’organismo in modo insidioso attraverso cibi, bevande, aria atmosferica, farmaci, vestiario, trasporti, etc. È bene, ritengo, sapere che la gran parte dei metalli pesanti ha un ruolo concausale e non casuale nella manifestazione di molteplici patologie; tra questi lo zinco, il piombo, il nichel, il cromo, l’alluminio. Vediamo in sintesi le loro caratteristiche.
Zinco: se in eccesso sviluppa radicali liberi. È antagonista di rame, ferro e calcio. La carenza di ferro può però causare anemia e diminuita assunzione di ossigeno e carenza di calcio, cui possono derivare patologie a livello del sistema nervoso ed osseo. L’assunzione eccessiva di zinco (attraverso l’acqua potabile e cibi in contenitori zincati) può compromettere il sistema immunitario. Piombo: considerato veleno embriotossico, danneggia i tessuti nervosi ed emopoietici, causando anemia. Passa la barriera placentare e può danneggiare gravemente il feto. Alcuni studi clinici hanno dimostrato Quozienti di Intelligenza (Q.I.) inferiori in bambini con elevato tasso di piombo; oltre ad una diminuita acuità visiva. Può essere assunto con cibo inquinato e con lo smog, ma anche inalando vapori emessi dai distributori di benzina. Anche vecchie costruzioni edilizie possono essere fonte di intossicazione per via dei giunti d’acqua di piombo. Rame: è antagonista dello zinco. Se in eccesso spiazza lo zinco dagli enzimi indebolendo il sistema immunitario e causando patologie della cute, delle unghie e della crescita dei capelli; diminuisce inoltre l’energia vitale e può essere causa di affaticamento per lunghi periodi. Le fonti di inquinamento sono i tubi di rame per l’acqua, utensili da cucina di rame o ramati, spirali intrauterine di rame.
Cadmio: il relativo accumulo nel fegato e nei reni danneggia gli stessi organi. Operai esposti ad alte dosi di cadmio spesso sviluppano cancro della prostata, polmoni e pancreas. Le fonti di inquinamento sono gli inceneritori, i depositi di spazzature e il fumo di tabacco. Mercurio: è causa di patologie del sistema nervoso centrale. La fonte di inquinamento importante riguarda le otturazioni in amalgama che, liberando lentamente mercurio, raggiungono il cervello, depositandosi elettivamente nell’ipofisi, causando disturbi ormonali; ma anche immunosoppressione ed infertilità. In natura esiste sotto forma di sale, poi l’uomo tecnologico ne fa l’elemento metallico che va sotto il nome di argento vivo, lo impiega in una miriade di usi, ed alla fine della storia ne dissipa una discreta parte nell’ambiente. L’ittiofauna, va detto, assumendo mercurio dall’acqua in cui vive, si incarica di trasformarlo nel suo composto organico, tanto nocivo. È anche opportuno ricordare che la carne di pesce che è destinata a divenire derrata alimentare di origine animale, esprime un coefficiente di concentrazione del mercurio rispetto all’acqua ambientale inquinata di circa 50.000 volte.
Nichel: in alta concentrazione, oltre a passare la barriera placentare abbassa l’attività enzimatica; può rompere le catene del DNA e formare complessi ternari stabili con DNA e proteine. Si assume nichel dall’aria inquinata, attraverso alimenti come l’acqua, il latte, la birra, la cioccolata, le verdure e il fumo di tabacco. Cromo: in alta concentrazione può causare disturbi del metabolismo dei glucidi e dei lipidi, ma anche arteriosclerosi, aumento delle HDL-lipoproteine, patologie polmonari di vario tipo e delle mucose in genere. Può passare la placenta se in forma organica. Varie sono le fonti di inquinamento: assunzione di pesce, molluschi, aria inquinata, acqua. Viene usato come pigmento nelle vernici, fotocopiatrici fotomeccaniche, come anticorrosivo nell’industria del petrolio, in coloranti e schiarenti tessili, nastri magnetici, etc. Alluminio: è un metallo che causa problemi neurologici come la demenza precoce, sindrome di Alzheimer. Le fonti di intossicazione sono farmaci antigastrici, i contenitori dei cibi, soprattutto se con contenuto acido, pentole, posate ed altre fonti ambientali.