Jay Swingler youtuber americano si cementa la testa in forno a microonde, ma resta bloccato.

 

 

 

Youtube è una piattaforma dove oramai, giornalmente, vengono caricati migliaia di video e molti di questi sono fatti da persone con migliaia, ed alcune volte milioni, di seguaci per questo motivo questi individui sono definiti “influencer” dato che sono capaci di influenzare le menti di milioni di persone che li seguono ciecamente. È questo il caso dello youtuber americano di 22 anni Jay Swingler, possessore di un canale con ben 3 milioni di iscritti, che da anni porta dei contenuti sulla piattaforma Youtube per lo più sprovvisti di significati profondi, perché si limitano a semplici scherzi o sfide di vario genere più o meno pericolose, ma mai quanto quella che ha deciso di affrontare pochi giorni fa.

Il ragazzo ha infatti deciso di cementare la sua testa all’interno di un forno a microonde per poi restarci per qualche minuti respirando attraverso un tubo di gomma che i suoi amici gli avevano appositamente montato addosso.

Il problema è arrivato dopo un quarto d’ora dopo che il ragazzo si è reso conto di non essere in grado di uscire da quella trappola che si era costruito lui stesso e, così, ha deciso di chiamare i pompieri che sono accorsi immediatamente.

L’intervento da parte dei pompieri è durato circa 90 minuti, mentre lo youtuber era in preda ad una forte ansia tanto che  ha dichiarato in un’intervista: “Ero in preda al panico ero convinto che stessi per morire”.

Per quanto possa esser sembrato divertente, questo giovane ha rischiato di morire soffocato“, ha commentato il comandante Shaun Dakin, ufficiale responsabile della squadra dei vigili del fuoco, dopo che la sua squadra è riuscita finalmente a rimuovere la testa di Jay Swingler dal cemento: “Scomporre il microonde è stato complicato, perché era ben saldato. Abbiamo dovuto richiedere l’intervento dei nostri colleghi del soccorso tecnico e solo grazie ai loro consigli siamo riusciti a smontarlo”.

Il vigile lamenta inoltre che quel gesto insensato e potenzialmente mortale ha rubato loro del tempo, che poteva essere dedicato ad altri: “Tutto il gruppo era mortificato, questa chiamata poteva impedirci di aiutare qualcun altro che avesse necessità autentiche e accidentali”.

Nonostante la forte contrarietà degli operatori il ragazzo ha deciso di caricare tutto l’accaduto su Youtube e, attualmente, il video ha già riscosso 4 milioni di visualizzazioni.

Huffingtonpost.it

Lorenzo Toninelli

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