Kimono, spade giapponesi, stage di arti marziali: l’Oriente è di scena in Italia
Il Festival dell’Oriente dal Sud al Nord del nostro Paese
Kimoni, spade giapponesi, armature dei samurai, …: un fine anno decisamente caldo e da non perdere per tutti gli appassionati di Oriente. Da metà settembre fino ad inizio dicembre, il Festival dell’Oriente fa tappa in ben quattro città italiane, partendo da sud e risalendo la penisola fino a nord.
Il tutto è iniziato a Napoli, dove a settembre gli stand sono rimasti aperti per ben due week end; proseguirà a Perugia negli spazi di Umbria Fiere dal 20 al 22 ottobre; si sposterà a Carrara Fiere i giorni 28 e 29 ottobre, 1, 4 e 5 novembre; approderà infine a Padova Fiere, dall’8 al 10 e dal 15 al 17 dicembre.
Al prezzo di 12€ (5€ per il biglietto ridotto, riservato ai bambini dai 5 ai 10 anni e agli accompagnatori dei disabili) si potrà entrare negli spazi della fiera ed assaporare con tutti e cinque i sensi quanto di più affascinante vi sia nella tradizione orientale.
Tutto per le arti marziali
Tutte le arti marziali saranno rappresentate in questa kermesse: Aikido, Karate, Ju Jitsu, Tai Chi Chuan, Yoga, Kung Fu … per arrivare a quelle sviluppatisi in Occidente sull’orma degli insegnamenti di Bodidharma: Krav Maga, Brazilian Ju jitsu e Kick Boxing.
Si potrà assistere ad esibizioni e dimostrazioni, partecipare a seminari, il tutto sotto l’occhio vigile dei migliori maestri ed atleti che metteranno in pratica quanto appreso e insegnato sul tatami: disciplina, energia, concentrazione, agilità e potenza.
Per chi ama le armi bianche e il loro utilizzo, il momento è perfetto. Durante le giornate del Festival dell’Oriente infatti vi saranno esibizioni e stage di Kendo, Ninjutsu, Kobudo e Iaido.
Chi invece preferisce la pratica a mani nude, non rimarrà deluso: Kung Fu, Karate, Tang Soo Do, Muay Chaiya, Taekwondo, Wing Chun.
Infine, per chi preferisce la meditazione e la ricerca del contatto con l’Universo potrà seguire i maestri di Yoga, Tai Chi e Qi Gong.
L’attenzione dedicata ai Samurai
I mitici guerrieri aristocratici del Giappone dell’epoca feudale (i samurai erano infatti dei nobili) avranno al Festival dell’Oriente un posto d’onore.
Saranno infatti esposte fedeli riproduzioni delle antiche armature, ricreate seguendo con attenzione le tecniche e i dettagli del Medioevo nipponico; visitando gli stand dedicati alle guardie del corpo dell’Imperatore si ammireranno Katane, Tanto, Wakizaki, … il tutto per potersi rendere conto del fascino e della lucentezza di tutte queste lame, alla cui realizzazione partecipavano fabbri, anzi artisti, altamente qualificati.
Oggi sono rimaste in Estremo Oriente pochissime persone in grado di forgiare le spade giapponesi, al punto che, seguendo la tradizione, i modelli reperibili possono assumere valori da cimeli storici, arrivando ad essere valutati diverse migliaia di euro.
L’unicità dell’esposizione del Katane
Il Festival dell’Oriente nelle sue quattro edizioni sarà un’occasione quasi unica nel nostro Paese per ammirare delle spade giapponesi originali: delle Katane prestigiose e affilatissime saranno esposte per la felicità del pubblico; gli appassionati potranno inoltre assistere al particolarissimo rito di pulizia delle armi lunghe dei samurai, che viene eseguita con tecniche precise, seguendo la tradizione.
Quella delle spade giapponesi è un’esposizione da non mancare, in quanto raramente si possono osservare da vicino le temibili armi dei samurai.
Si pensi infatti che una delle ultime occasioni in Italia la si è avuta presso il MAO di Torino nel corso del 2016, in occasione dei 150 anni della stipula del primo trattato di amicizia e di rapporti commerciali tra l’allora neo nato Regno d’Italia e il millenario Impero del Sol Levante.
Nel Museo erano esposte una decina di Token forgiate con metodo tradizionale, tre Kesa del XVIII secolo (si tratta di mantelli rituali buddhisti decorati con motivo di grandi draghi colorati) e un grande paravento a sei ante del 1600, con scene paesaggistiche dipinte ad inchiostro su carta.