La 1^ festa nazionale dell’AITF: un esperimento riuscito
Da venerdì 17 aprile a domenica 19 aprile 2015 Cagliari ha ospitato la prima festa nazionale dell’Associazione italiana trapiantati di fegato. Incentrata sul binomio trapianto e sport, la manifestazione si è articolata in un convegno, due passeggiate cicloturistiche e due tornei di calcio a 5.
di Marcella Onnis
Domenica 19 aprile 2015 si è conclusa a Cagliari la prima festa nazionale dell’Associazione italiana trapiantati di fegato (AITF Onlus), una tre giorni di eventi volta a promuovere la donazione degli organi, informare sui trapianti e incentivare la pratica sportiva, in particolare tra i trapiantati.
L’AITF, UNA E MOLTEPLICE – A queste finalità “esterne” si affiancava una motivazione “interna”: rafforzare, come suggerito dal nome dell’evento, lo spirito nazionale dell’associazione, al contempo valorizzandone le articolazioni locali. «L’AITF crede nelle delegazioni territoriali» ha ribadito Giuseppe Argiolas, presidente della delegazione sarda Prometeo AITF Onlus e membro del Comitato esecutivo nazionale, introducendo i lavori del convegno di sabato 18 aprile. Ed è proprio sulla base di tale fiducia che l’organizzazione della manifestazione è stata affidata alla delegazione della Sardegna. A questa, che ha anche sostenuto la maggior parte degli oneri finanziari dell’evento, e alle altre delegazioni intervenute (Caserta, rappresentata dal presidente Franco Martino; Cuneo, rappresentata dal presidente Valentina Mondino; Torino, rappresentata dal presidente Anita Siletto) è quindi andato il ringraziamento pubblico del presidente nazionale Marco Borgogno. Un grazie accompagnato dall’augurio di poter trasformare in un appuntamento annuale quello che Argiolas ha definito un esperimento.
A essere state idealmente valorizzate in questi giorni, però, non sono state solo le articolazioni nazionale (per l’occasione rappresentata dal presidente Borgogno e dal vicepresidente Aldo Giacardi) e locali, ma anche una sua articolazione “funzionale”: l’AITF Bimbi. Questa bella realtà è stata presentata, nel corso del convegno, dalla segretaria Daria Anna Piccinin, che ha pure portato il saluto della presidente Laura Cancedda. AITF Bimbi, ha spiegato, è nata da un gruppo di genitori di bambini trapiantati o con epatopatie, in parte in attesa di trapianto, che desideravano mettere a disposizione di tutti la loro esperienza, perché «quando si ammala un bambino, si ammala tutta la famiglia».
Gli scopi dell’associazione sono molteplici:
– accogliere la famiglia, «sapendo che ogni famiglia è diversa dalle altre»;
– offrire aiuto psicologico, «anche per vecchi casi perché, quando sembra tutto passato, a volte si torna indietro». Un aiuto che si rivela necessario non solo per i genitori, ma talvolta anche per gli stessi bimbi a distanza di anni dal trapianto (gran parte di loro, infatti, subisce l’intervento ancora neonato);
– fornire soluzioni abitative a Torino, dove ha sede il Centro trapianti pediatrici, per le famiglie che non sono del posto e che devono stare lì per mesi. E in questo l’AITF Bimbi è così efficiente da riuscire spesso a procurare loro un alloggio gratuito;
– offrire, tramite il progetto Sp.In. (Sportello informativo), assistenza per le pratiche burocratiche relative, ad esempio, al riconoscimento del’invalidità civile o alle agevolazioni previste dalla legge n. 104/1992 (“Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”). Il progetto Sp.In. consente, in particolare, ai genitori di compilare le varie “scartoffie” direttamente in ospedale, senza essere costretti a lasciare soli i propri piccoli;
– facilitare la comunicazione tra familiari e personale sanitario;
– migliorare la qualità di vita dei piccoli pazienti ma anche dei genitori durante il ricovero, in particolare intrattenendo i primi e lasciando ai secondi il tempo per una “salvifica” pausa;
– sostenere la ricerca scientifica e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie epatiche infantili e sulle donazioni di organi.
TRE GIORNI DI MANIFESTAZIONI SPORTIVE – Questa prima festa dell’AITF è stata incentrata sul binomio sport e trapianto, scelta tutt’altro che casuale: nonostante l’attività motoria e sportiva garantiscano notoriamente una migliore qualità di vita e siano raccomandati dai medici ai trapiantati come terapia complementare ai farmaci, non sono tanti a seguire queste indicazioni.
Scopo del convegno e delle altre manifestazioni in programma era, dunque, cercare di “portare sulla retta via” questi trapiantati. Non solo: per l’AITF, la figura dell’atleta trapiantato – cioè della prova vivente che dopo l’intervento si può tornare a una vita normale – è un ottimo testimonial per promuovere la donazione degli organi.
Per questo l’associazione ha proposto, innanzitutto, nel pomeriggio di venerdì 17 aprile, una passeggiata cicloturistica lungo le strade di Cagliari. La pedalata ha coinvolto trapiantati e altri cicloamatori in un tour che, simbolicamente, li ha condotti dall’ospedale “R. Binaghi”, dove ha sede il Centro regionale trapianti (CRT), all’ospedale “G. Brotzu”, attivo sia sul fronte della donazione che del trapianto di organi.
Il pomeriggio del secondo giorno, invece, è stato dedicato al calcio a 5 con un torneo solidale presso i campi del CRAL del CTM. Sotto gli sguardi di numerosi spettatori, sono scesi in campo i Pulcini dell’Antostefano Quartu Sant’Elena e, nell’ambito di un triangolare “senior”, i trapiantati della Prometeo Sport, la Rappresentativa sarda dei trapiantati di organi e midollo e la Shardana Soccer di Santa Giusta (OR).
A chiudere le manifestazioni sportive è stata, domenica mattina, un’altra passeggiata cicloturistica, questa volta all’interno del Parco naturale regionale Molentargius-Saline. In contemporanea, i volontari della Prometeo AITF Onlus hanno allestito un gazebo a Marina Piccola, dove hanno erogato informazioni e distribuito materiale divulgativo a tutti gli interessati.
Foto Prometeo AITF Onlus
Articoli correlati:
Trapianto e sport al centro della 1^ festa nazionale dell’AITF
Donazione di organi: notizie dalla 1^ festa nazionale dell’AITF