La comunicazione negli enti pubblici: Il caso emblematico del Comune di Pistoia
Il 29 luglio di quest’anno abbiamo dato spazio ad una notizia che riguardava il rinnovamento del sito internet del Comune di Pistoia (www.comune.pistoia.it), poiché si apriva ulteriormente all’informazione istituzionale e di servizio. Oggi abbiamo voluto dare spazio al caso di questo ente pubblico, in quanto, a parer nostro, risulta essere emblematico, non solo per la gestione del sito web ma anche e soprattutto per il coordinamento della comunicazione in toto. I responsabili degli uffici sono tutti professionisti, con titoli conformi alla legge e capacità forse superiori da quelle richieste.
Noi abbiamo incontrato i due responsabili di Urp e Ufficio Stampa, Angelo Ferrario e Romeo Perrotta che ci hanno spiegato come svolgono il loro lavoro in modo da attuare un programma di comunicazione ad hoc.
Da poco il sito del Comune di Pistoia è stato rinnovato, quali cambiamenti sono stati apportati?
E’ stata per il momento ampliata e resa più “navigabile” l’area dedicata alle notizie e alla comunicazione istituzionale; nel contempo l’amministrazione ha cominciato ad utilizzare Twitter e ad essere presente su Flickr e Youtube, in modo da intercettare nuove fasce di utenti, ai quali proporre nuove modalità di contatto e scambio.
Queste prime novità rappresentano solo l’avvio di un processo di ristrutturazione complessiva del sito che si svilupperà nei prossimi mesi a partire da apposite Linee Guida adottate dalla Giunta Comunale
con deliberazione n° 41 del 16/3/2011.
Si passerà presto ad un sistema CMS (Content Management System) open source e la gestione delle pagine sarà decentrata tra i vari servizi dell’ente sulla base dell’attribuzione di credenziali di diverso livello, all’interno di format prestabiliti e nel quadro del piano editoriale e degli standard tecnologici adottati a livello centrale. Oltre a rendere disponibili informazioni e documentazione sull’attività dell’amministrazione, il sito in futuro dovrà consentire l’avvio e, ove possibile, l’effettuazione dell’intero iter dei procedimenti amministrativi on line, anche attraverso lo sviluppo di sistemi di gestione delle identità digitali che prevedano la profilazione dell’utenza e la personalizzazione dei contenuti.
Che caratteristiche deve avere un sito comunale e quali sono gli uffici che si occupano della gestione?
Per quanto riguarda i principi, le finalità e i contenuti del sito ci ispiriamo alle Linee Guida per i siti web della P.A. pubblicate dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione nel luglio 2011. Naturalmente cerchiamo, nel nostro caso, di integrarle con dati e servizi rappresentativi della nostra realtà locale e della specificità di un ente, il Comune, considerato giustamente il più vicino a i cittadini e alle particolarità del territorio. Per quanto riguarda gli uffici coinvolti, La progettazione, lo sviluppo e l’adozione del piano editoriale del sito internet sono di competenza della redazione web, composta dal Capo ufficio stampa, dal Responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico e dal Responsabile dei sistemi informativi. La redazione web opera in stretto collegamento con i referenti per l’informazione e la comunicazione all’interno dei singoli servizi.
Comunicare in un ente pubblico è diventato fondamentale. A Pistoia, quali obiettivi ci si propone in tal senso?
Gli obiettivi sono molteplici, declinati a diversi livelli ed afferiscono ai piani di comunicazione via via adottati. L’impegno fondamentale è coniugare l’ascolto con l’informazione ai cittadini, mantenendo costantemente aperti differenti canali e luoghi di scambio, da quelli fisici, come l’URP, a quelli virtuali, come le “piazze telematiche” che abbiamo utilizzato in passato o particolari forme di interazione partecipativa di tipo “we-gov” (per usare un termine oggi di moda) che intendiamo adottare in futuro.
La collaborazione tra l’Urp e l’Ufficio Stampa in un ente pubblico sono fondamentali. Come avviene ciò nel vostro Comune?
Per fortuna il nostro è un Comune in cui la legge 150/2000 è stata coerentemente applicata e quindi i rapporti tra operatori dell’informazione e della comunicazione sono chiari e la collaborazione intensa e fattiva. Funziona bene anche la “cabina di regia” di cui alla Direttiva Frattini e continuamente, spesso anche in modo informale, si discutono e programmano insieme le iniziative dirette alla cittadinanza.
Quali sono gli obiettivi primari che ha l’Urp del Comune di Pistoia e quali quelli dell’Ufficio Stampa?
Crediamo di poter dire anche qui che riusciamo a fare quasi tutto quello che prevedono gli articoli 8 e 9 della Legge 150 per i due uffici, nel rispetto delle reciproche competenze e collaborando efficacemente.
La legge 150 del 2000 ha fatto sì che la comunicazione non avesse più un ruolo marginale negli enti pubblici italiani. Quali sono le caratteristiche che deve avere un responsabile Urp e Ufficio Stampa per gestire la comunicazione dell’ente?
Sicuramente è diverso lavorare in un Comune piuttosto che nella redazione di un quotidiano o in un’agenzia di comunicazione e marketing. Il nostro ente ha inoltre una sua particolare complessità che discende dalla presenza di servizi e professionalità molto diverse, oltre che dai condizionamenti della politica, nel bene e nel male. L’attenzione alla comunicazione interna, una sana curiosità e una buona dose di tenacia, sono fondamentali.
Pistoia rappresenta un caso molto positivo di applicazione della legge sulla comunicazione. Come mai ancora molti enti non applicano la legge e a gestire uffici di comunicazione non ci sono comunicatori veri?
Questo è un problema tutto italiano. Si fanno le leggi, ma poi non si riesce ad applicarle e magari dopo un po’ qualcuno comincia a dire che sono superate… prima ancora di averle attuate.
L’informazione e la comunicazione sono ambiti professionali specifici, che richiedono formazione e competenze particolari. Dove questo non avviene, i primi a patirne le competenze sono i cittadini.
Cosa consigliate ai Comuni che non hanno ancora applicate la Legge 150 del 2000?
Di riflettere un po’ di più sul valore dell’informazione e della comunicazione, anche e soprattutto in un momento di crisi come questo e di non essere miopi; non investire in questo campo significa condannarsi a non avere voce e a non dare voce ai propri cittadini. In questo modo, naturalmente, saranno altri a parlare e a stabilire limiti e priorità, finendo per restringere sempre più l’ambito di attività degli enti locali e, indirettamente, la vita democratica delle comunità locali.
Giusy Chiello
Redattore Capo