La convivialità per l’informazione al servizio degli anziani
di Ernesto Bodini
(giornalista)
È indubbio che il nostro Paese prolifera di iniziative di carattere socio-culturale, volte a trasmettere quanto di meglio e di più possa “stimolare” e soddisfare la curiosità di molti. Ma sono invece molto più rare le proposte per trasmettere a cittadini tutte quelle nozioni che possono in qualche modo apportare una più approfondita conoscenza dei doveri e dei diritti soprattutto nell’ambito della sanità pubblica e privata. Una delle persone che a Torino è attenta a queste “esigenze” è Valentina Soldo, una giovane intraprendente che fa parte dell’associazione torinese la Compagnia di San Rocco, e che da anni si dedica ad un volontariato assiduo organizzando incontri conviviali di pratica utilità e talvolta anche di momenti ludici, all’insegna dello spirito cristiano e della preghiera. Ma l’intraprendenza di Valentina va ancora oltre perché nei giorni scorsi mi ha fatto conoscere due suore filippine (Leena e Ausilia) dell’Ordine Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani, organizzando un incontro (per lo più rivolto agli anziani del quartiere) per trattare il tema “Come muoversi nella Sanità: tra diritti e doveri”, che si è tenuto in Torino presso il Centro Pastorale San Martiniano. La modesta affluenza ma molto partecipativa mi ha dato modo di spiegare alcuni aspetti per come fruire al meglio determinate prestazioni sia ospedaliere che sul territorio. L’esigenza di voler sapere dei presenti ha messo in luce pregi e difetti del nostro Sistema sanitario, sia nazionale che locale; ma anche alcuni aspetti della precarietà dei servizi assistenziali in particolare per quanto riguarda le persone anziane, ancorché affette da patologie croniche degenerative.
Molte le domande: dal diritto per il riconoscimento dell’invalidità a quello dell’assistenza domiciliare, dal superamento delle liste di attesa al diritto dell’esenzione del ticket sanitario, dalle modalità di accesso al Pronto Soccorso a quelle per ottenere un ricovero per la riabilitazione dopo le dimissioni dall’ospedale. Più “impegnativo”, per certi versi, l’approfondimento dei concetti etici diritti e doveri emanati dalla Carta della nostra Costituzione, aspetto questo, che implica una adeguata impostazione ai fini della corretta interpretazione, come pure il ruolo concreto del volontariato presente in ambito sanitario e assistenziale ad opera di associazioni che per la maggior parte, ho spiegato, non sempre sono all’altezza di svolgere un ruolo così delicato quale è, appunto, l’ambito della Sanità. Le circa due ore a mia disposizione sono trascorse velocemente tanto che i presenti avrebbero voluto trattenersi oltre per potere fare ulteriori domande… assetati di quel sapere che a volte può migliorare la propria condizione di salute e di vita sociale. Anche questo incontro, come tanti altri, mi ha dato modo di conoscere più a fondo le problematiche e le “particolari” esigenze degli anziani, soprattutto quando vivono soli e sono in “balia” di se stessi, inermi di fronte agli ostacoli della burocrazia e talvolta anche dell’arroganza di questo o di quel burocrate… Anche questa breve esperienza, dunque, ha rappresentato un piccolo contributo per rispondere al meglio alla domanda di solidarietà che, a mio modesto avviso, va al di là del mero atto volontaristico, proprio perché l’essere spontaneamente solidali verso il prossimo non è “volontariato” ma più semplicemente (e più concretamente) un dovere civico ed umano… senza eguali.
Foto di Valentina Soldo