La mostra “Louis Christian Hess e l’Italia” a Lucca

la mostra Louis Christian Hess e l’Italia a Lucca

la mostra Louis Christian Hess e l’Italia a LuccaUna grande mostra dedicata ad un artista di respiro europeo che amò l’Italia. Inaugura sabato 9  luglio, alle 18, al palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) l’esposizione “Louis Christian Hess e l’Italia – Alla ricerca del paradiso”. L’iniziativa, ad ingresso gratuito, rientra nell’ambito del programma delle mostre che la Fondazione Banca del Monte di Lucca  organizza annualmente.

Nel 1929 Louis Christian Hess fu tra i fondatori dell’Unione dei pittori monacensi “Juryfreie” (senza giuria). “L’esperienza artistica dei pittori formatisi in Germania subito dopo la prima guerra mondiale scava un solco profondo con la tradizione espressionista precedente – sottolinea Giuseppe Maria Ardizzone, presidente dell’associazione culturale Christian Hess di Roma -. E’ una stagione di cambiamento dei modelli di espressione, la nascita dei nuovi grandi mezzi di comunicazione avviene proprio in quegli anni, la rivoluzione della produzione e la guerra trasformano l’uomo e la società. Louis Christian Hess racconta la realtà attraverso forme, figure, luoghi e miti, trascendendo le rappresentazioni figurative dell’accademia e riempiendole profondamente dell’intensità della figurazione e del colore, mettendo al centro l’uomo, il topos e la luce”.

In mostra a Lucca oltre 40 opere che descrivono riccamente gli accenti di questa esperienza artistica, ponte europeo tra le taglienti fratture della mitteleuropa e “la morbida rotondità della narrazione mediterranea, in una esplorazione che dall’inferno dell’esperienza post bellica, traccia una via verso un ideale paradisiaco e di pace che l’Italia sembra incarnare. Questa esposizione – conclude Ardizzone -, resa possibile dalla sensibile attenzione della Fondazione Banca del Monte di Lucca, restituisce alla Toscana, attraverso l’opera di Louis Christian Hess  una vivida testimonianza del passaggio e della permanenza dei protagonisti dell’arte moderna europea”.

Louis Christian Hess è un artista di respiro europeo. Nato nel 1895 a Bolzano, studia e fa le prime esperienze artistiche a Brunico e a Innsbruck. Nel 1917 partecipa alle battaglie di Verdun, della Somme e dell’Aisne ed esprime il proprio disprezzo per la guerra disegnando per i compagni cartoline con angeli sulle trincee. Dal 1919 al 1924 è all’Akademie der Bildenden Künste di Monaco, nel 1925 visita Firenze e la Toscana, poi raggiunge per la prima volta la Sicilia: lo entusiasmano la luce, i colori e il paesaggio mediterraneo che ispireranno le sue opere future.

Sul finire degli Anni 20 Hess anima a Monaco di Baviera il Gruppo Juryfreie (dei “senza giuria”) che propugna la libertà dell’Arte. Ma nel marzo 1931 le Camicie brune usano le maniere forti: Christian e altri tre pittori vengono pestati durante una contestazione. Segue un misterioso incendio che distrugge il Glaspalast e migliaia di opere, comprese quelle del Gruppo Juryfreie. Nel 1933 Christian lascia Monaco e le sue opere e fugge a Messina. Da Zurigo dove vende i quadri di Hess, Cecile raggiunge Christian a Messina e lo induce a sposarla e a trasferirsi con lei in Svizzera, ma ritornano in Sicilia e Cecile non sa adattarsi, chiede il divorzio per riavere la cittadinanza svizzera e torna a Zurigo.

Christian cade in depressione e tenta due volte il suicidio. Nel 1938 lascia Messina e i dipinti del periodo siciliano alla sorella Emma e va in Svizzera e in Baviera in cerca di amici che non ci sono più. Intanto la tisi mina la sua salute. Dopo un attacco aereo è raccolto agonizzante tra le macerie. Muore nell’ospedale di Schwaz il 25 novembre 1944 prima di compiere 49 anni.

Quando viene a sapere della morte di Christian, Emma che aveva messo in salvo i dipinti dai bombardamenti Alleati, riesce a vincere la sua disperazione impegnando tutta sé stessa per far rivivere l’arte del fratello.

La mostra resta aperta fino al 31 luglio, ad ingresso libero. Orario dal lunedì al venerdì 15 – 19 e  sabato e domenica 10 – 13 e 15 – 19. Ingresso libero.

 

 

Fonte Ufficio stampa Fondazione Banca del Monte di Lucca – Anna Benedetto

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