La musica segreta delle corti italiane del XVI secolo a Milano

candela scalabrini e samir suez

candela scalabrini e samir suezNata a metà del XVI secolo, tra il Rinascimento e il barocco italiano, la musica per voce accompagnata da arpa, liuto e viola da gamba, ci trasporta poeticamente in un momento di grandezza spirituale della storia della musica: il concerto delle Dame di Ferrara. Quattro giovani eccezionali musiciste, legate alla corte di Alfonso d’Este e Margherita di Gonzaga, creano il primo ensemble vocale e strumentale destinato esclusivamente alle orecchie dei Duchi e del clero: un repertorio chiamato “musica segreta” di cui ancora oggi ammiriamo la bellezza e la straordinaria qualità musicale. L’unico manoscritto che racconta questa pratica virtuosa è il libro dei madrigali di Luzzasco Luzzaschi, maestro compositore e musicista del duca d’Este, in cui descrive questo nuovo modo di cantare accompagnato da strumenti delle tre giovani musiciste di Ferrara. Il Lauro Verde si propone, quindi, di riunire testi ricchi di sfumature poetiche di un repertorio nato proprio per le orecchie più raffinate, in un viaggio alla scoperta della musica delle Dame di Ferrara e dei loro contemporanei: Claudio Monteverdi, Jacopo Peri, Giulio Caccini, Tarquino Merula. Un percorso poetico e musicale attraverso i primi anni del “genere rappresentativo” nato nell’ambito della musica sacra che darà vita alla nuova musica: la “Seconda Pratica”, fino ad arrivare all’opera. Un barocco leggero e dinamico, pieno di ironia, doppi sensi e di tutta la poeticità dei più grandi autori delle corti di Mantova, Firenze, Venezia e Ferrara.

L’ensemble Il Palinsesto è nato nel 2003 come gruppo specializzato nello studio e nell’interpretazione della musica rinascimentale, barocca europea e latinoamericana. Rintracciare il filo rosso che unisce le diverse arti collegandole al loro passato costituisce, senza dubbio, il modo migliore per ritrovare il senso e il fine dell’espressione artistica contemporanea. È a questo preciso scopo che l’ensemble impronta i propri programmi, i quali mirano a rendere attuale l’interazione fra le cosiddette “Arti Sorelle” (Musica, Danza e Recitazione) creando spettacoli basati su una rigorosa ricerca filologica, ma allo stesso tempo mantenendo vivi elementi appartenenti alla poetica contemporanea. Esiste una forte connessione stilistica fra la musica barocca europea del Seicento e le sue influenza in America Latina. Nel passaggio da una cultura a un’altra, lo stile costituisce una sintesi di elementi appartenenti a entrambe le culture e in questo senso da luogo a un sincretismo di straordinaria vitalità: la cultura del “Nuovo Mondo” metabolizza così in modo personale e fortemente caratterizzato l’eredità poetica della “vecchia Europa”.

La Fabbrica dell’Animazione è un centro socio-culturale che nasce dall’esigenza di riscoprire la cultura come valore assoluto, come bene universale da difendere, rivitalizzare e condividere. Nella società contemporanea si produce sovente cultura di massa con criteri adottati per altre merci su larga scala; non si distingue tra prodotti artisticamente validi e semplici trovate commerciali, annullando la qualità artigianale e l’importanza dell’autorialità. Attenta alle più avanzate modalità di produzione e comunicazione, La Fabbrica dell’Animazione si propone di riportare alla luce i prodotti d’autore con i loro valori più autentici, nelle loro più diverse espressioni, forme e linguaggi: dal cinema ai fumetti, dai libri alla musica, fino al teatro, alla fotografia, all’arte declinata in ogni possibile genere. Insomma, il suo obiettivo è una nuova ecologia della cultura.

Posti limitati, consigliata prenotazione:
info@lafabbricadellanimazione.org  – www.facebook.com/ilpalinsesto www.facebook.com/BottegaPartigiana

 

Fonte Ufficio Stampa – Sara Buselli, Shirin Chehayed

 

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