La Nasa ha progettato una catapulta spaziale per lanciare satelliti nello spazio

 

 

 

 

La NASA ha ideato una catapulta per lanciare i satelliti nello spazio. L’idea era già stata pensata negli anni ‘70, quando si credeva di poter aprire miniere sulla Luna e, grazie ad una sorta di catapulta, accelerare i ”carrelli-capsula” carichi di minerale fino alla velocità di fuga della gravità lunare, che è di circa 8.300 km/h (contro i circa 40.000 km/h per la Terra).

L’idea teoricamente sembrava funzionare, ma non è mai stata realizzata, anche perché la Luna non è mai stata colonizzata dall’essere umano.

Jonathan Yaney, però, che nel 2014 ha fondato una società di ricerche spaziali, la SpinLaunch, è stato molto colpito da questo progetto. Yaney è conosciuto per aver avviato una startup per realizzare il progetto dei droni a energia solare che ha poi venduto a Google.

La startup, adesso, sta lavorando alla costruzione di centrifuga elettromagnetica che ruota a elevatissima velocità per dare energia al carico, che poi viene, successivamente, lanciato verso lo Spazio alla velocità di circa 4.800 chilometri l’ora. Non equivale alla velocità di fuga della gravità terrestre, ma è sufficiente per posizionare dei piccoli satelliti in orbita bassa ((LEO, low Earth orbit: è compresa tra 160 e 2.000 km dalla superficie). Per fornire parte della potenza necessaria per poi aggiungere l’orbita voluta, il meccanismo potrebbe anche essere unito satelliti dotati di razzi.

«Dall’inizio dell’esplorazione spaziale, i razzi sono stati l’unico mezzo per sfuggire alla gravità della Terra, e in oltre settanta anni queste tecnologie hanno fatto solo piccoli pregressi. Se vogliamo commercializzare e industrializzare lo Spazio dobbiamo fare un notevole salto di qualità», spiega Yaney.

Le caratteristiche della catapulta spaziale rimangono ancora riservate, ma la tecnologia in possesso di Yaney è, almeno dal punto di vista teorico, notevolmente progredita rispetto alle ipotesi degli anni ‘70.

Ilaria Filippini

Fonte: focus.it

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