La “nuova” Giunta Cappellacci: più che azzurra, blu
Dopo un anno e mezzo, il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci si è deciso a fare il capo e, presa in pugno la situazione, ha finalmente chiuso la tormentata “operazione rimpasto”.
La nuova Giunta è meno innovativa di quanto era stato inizialmente promesso: come previsto, mantengono il loro posto nell’esecutivo e vengono confermati nel ruolo già coperto Giorgio La Spisa (Programmazione) e Antonello Liori (Sanità), ma anche Andrea Prato (Agricoltura), uno dei “tecnici” fortemente sostenuti dal Governatore, e, a sorpresa, Francesco Manca (Lavoro). Restano anche Sebastiano Sannittu e Angelo Carta, che però cambiano assessorato: il primo approda ai Lavori pubblici, l’altro ai Trasporti.
Scontatissimo il ritorno all’Ambiente di Giorgio Oppi e tutt’altro che sorprendente- perché così indicavano le indiscrezioni delle scorse settimane – anche l’ingresso dei consiglieri regionali Nicola Rassu, Oscar Cherchi, Sergio Milia e Mario Floris (ex presidente della Regione) ai quali vanno, rispettivamente, gli assessorati degli Enti locali, dell’Industria, della Pubblica istruzione e degli Affari generali. Non l’ha spuntata, dunque, Ketty Corona, uno dei membri tecnici che fino all’ultimo sembrava dovesse restare al suo posto.
Meno prevedibile è, invece, la nomina (dell’ultim’ora) di Luigi Crisponi all’Assessorato al Turismo.
L’unica vera novità, tuttavia, è il fatto che in Giunta non ci saranno più donne, una scelta che ha suscitato sdegno tra le fila dell’opposizione, con l’onorevole Francesca Barracciu del Pd che ha addirittura preannunciato un ricorso al Tar per violazione del principio di pari opportunità.
Marcella Onnis