L’abito fa il monaco
Era il 2005 quando vi raccontavamo la storia di Kate Miner, una donna che aveva mollato il suo lavoro nell’alta moda, aveva comperato un camper e con quello andava in giro per strada a raccogliere le barbone, vestirle con abiti eleganti, faceva loro la messa in piega e le mandava a un colloquio di lavoro. E così in pochi anni aveva tolto dalla strada 5000 donne ridando loro una casa, un lavoro, una vita.
Lo stesso lavoro lo fa Carren Gear, un’associazione statunitense che da 19 anni aiuta i senzatetto fornendo abiti per i colloqui di lavoro e facendoli seguire da una persona per i primi mesi del nuovo percorso di vita. Fino a oggi sono 40mila le persone aiutate dalla Carren Gear: homeless, ex detenuti, persone che si stanno disintossicando.
L’abito elegante serve a fare buona impressione ma anche a risollevare l’autostima di chi lo indossa. Uno studio del 2015 della California State University conferma che un abito elegante, in cui crediamo di apparire al meglio, fa sentire più sicuri.
Fonte: Cacaonline.it