L’angolo della poesia: “Adolescenza” di Carlo Rossi
Torna oggi a intrattenerci con i suoi versi ricercati e profondi Carlo Rossi.
Prima di lasciarvi in compagnia delle sue parole, vi ricordiamo che anche voi potete inviarci le vostre poesie a info@ilmiogiornale.org
Adolescenza
Dovrei essere più rude del velluto
Che indosso
Più egoista che lungimirante
Veramente più frivolo
Che attento a ciò che dura
Dovrei essere più impulsivo
Perché solo così potrei avere l’attenzione
Invece di parlare quasi sottovoce
Con tono conciliatorio
Di argomenti futili
Perché non mi interessa
Rivaleggiare in eloquenza
Con i più giovani, mi vestirò in vecchiaia
Con il tabarro dei miei avi
E indosserò l’aurora per inneggiare ancora
Al mio domani
Il mio cuore batte ancora forte ed è pieno d’amore
Mentre al mattino guardo Vega e Orione
Splendere nella mia ragione
Al di là di te, moglie mia, non ho il paradiso
Di cui mi sono sempre vestito
Ma un tenue vino, vino di colore e odor di rosa, mescolato all’acqua
Che ti mostra ancora stella fra raggi di sole
E tu sei come la tinta che dura
Io ho dato il segnale
Io ho onorato lo stemma portando la sedia
Dalla casa di mia madre ad un’altra casa…a un muro,
Io ho radunato i bambini per il tuo compleanno.
Aspetto il principio che venga a cercarmi e vivrò fino alla morte
In principio era il Verbo,
Il Verbo era presso Dio
E il Verbo era Dio.