L’angolo della poesia speciale festa del papà: Compagno di viaggio di Luigi Violano

Oggi l’angolo della poesia vi pesenta un’edizione speciale, dedicata a tutti i papà.

Qui di seguito vi presentiamo dei versi scritti dal nostro carissimo amico poeta Luigi Violano, “Compagno di viaggio”.

Si tratta di una poesia, scritta in età adolescenziale, che vede il poeta consapevole che la vita, soprattutto quando è piena di prove difficili, è comunque, un viaggio bello da fare. I versi sono un’osservazione meditata del paesaggio notturno. Una pausa di riflessione per ristorarsi dopo il lungo cammino di vita, fatto da un viandante “pellegrino, stanco e solo”. Una pausa che scava nei ricordi fino alla “Casa paterna”, ove ebbe inizio il suo “lungo viaggio”, pellegrinaggio accompagnato dai suoni della natura. Ma se come si legge nel libro della Genesi “Non è giusto che l’uomo sia solo”, a riempire la solitudine del pellegrino, in questo caso, c’è un uomo percepito da lontano, in età matura, non più giovane: è Paolo, il padre del poeta, un compagno di viaggio che, è sempre al suo fianco, viaggia con lui nel “treno” che “corre veloce lungo i binari delle’esistenza”. Il poeta medita, si guarda dentro e constata che suo padre è una figura importante ed è bene ringraziarlo pubblicamente nel linguaggio poetico che, è piena espressione dell’anima. Così, commosso, constata e dichiara con chiarezza e fermezza “Ma tu Paolo resterai sempre il mio più caro compagno di viaggio”.

Compagno di Viaggio

Cinguettii di piccoli uccelli
posti sulle ringhiere
dei balconi,
speranzosi aspettano
di avere un po’ di pane.
Fermo resto
a rimirare la casa paterna
da dove partii
per il mio lungo viaggio.
Pellegrino,
stanco,
solo,
cerco qualcuno come te papà,
per riempire la mia solitudine.
Cammino lentamente,
proiettato verso la mia meta.
La luna splende in cielo,
come unica testimone
della notte muta.
Di lontano odo
il fischiettar di un uomo,
che simile ad un angelo tarpato,
natura ha tolto
la bella gioventù.

Viaggio,
ricco solo dei miei pochi bagagli,
il mio treno corre veloce
lungo i binari
dell’esistenza.
Il tempo va,
tutto m’abbandona,
ma tu Paolo,
resterai sempre
il mio più caro
compagno di viaggio.

Nella foto Luigi Violanoil papà Paolo e la mamma

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