L’angolo di Full: “Chat d’epoca”
Chat d’epoca
“Asti, lì 28 gennaio 1926
Eccomi amore! Quale ardire nell’ultima tua! Eppure mi sono sentita da subito coinvolta, sedotta! Con te è tutto così naturale e… indecente! E rieccomi, rieccoci… Come dicevi, amor mio, siamo in piedi accanto allo specchio… mi chiedi di sollevare piano la gonna ben oltre il ginocchio ……………….…………………………………………………………………………………………… Edvige.”
“Asti, lì 12 febbraio 1926
Amore mio! Pazzi, siamo pazzi! Sono pazza! M’hai fatto uscire di senno nell’ultima tua! Eravamo rimasti mentre ero “a quattro zampe” sul letto. Ora voglio essere io a comandare, a dominarti: vieni qui …………………………………………………………………………………………………………………………………..…… Edvige.”
“Asti, lì 27 febbraio 1926
Questa volta siamo in treno, soli nello scompartimento. Tu blocchi la porta mentre io mi spoglio. Però dobbiamo cercare lo sfinimento amore! A me piace il lungo languore, mentre tu risolvi in un lampo! Già alla terza lettera (in soli 23 giorni!) versasti il tuo nettare ……………………………………………………………………………………………………………..… Edvige.”
“Asti, lì 9 marzo 1926
Amore, capisco e apprezzo il tuo proposito di leggere le mie lettere sul tram affollato così da contenere la tua esuberanza. E mi spiace se sei finito al capolinea senza accorgertene. Eravamo rimasti nudi nella cuccetta del treno mentre lo stewart bussava delicatamente al nostro scompartimento col caffè …………………………………………………………………………………………………………………………………..……….. Edvige.”
“Asti, lì 22 marzo 1926
Rieccomi amore. Scusami ma devo aver fatto un po’ di confusione. Cosa significa che, al capolinea, il manovratore s’è accorto della tua eccitazione ed è stato tanto carino da invitarti a prendere un caffè con lui? Ma… non era lo stewart quello che ci portava il caffè?
Inoltre, non ti sei più fatto sentire!!! Cosa intendi esattamente per capolinea? Edvige.”
Fulvio Musso