“L’Assassino dei Sogni” appena uscito già esaurito

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Io scrivo perché scrivendo il duol si disacerba, perché ho bisogno di scrivere, e s’io non scrivo non vivo. (Luigi Settembrini)

 

copertina del libro L'assassino dei sogniIl libretto “L’Assassino dei Sogni” sottotitolo “Lettere fra un filosofo e un ergastolano” di Carmelo Musumeci e Giuseppe Ferraro, a cura della giornalista Francesca De Carolis, ED. Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri pag. 64-anno 2014, prezzo: 1,00, ISBN: 978-88-6222-417-8 appena uscito è già esaurito (È già in stampa una seconda edizione). E mi venuto il dubbio se lo stanno comprando perché è interessante o perché costa solo un euro sic!

Una cosa è certa, sta andando a ruba fra gli uomini e donne di fede. Le suore di clausura di Lagrimone mi hanno scritto:

Suor Daniela (…)Il libretto con il carteggio fra te e il filosofo Giuseppe Ferraro è molto bello ed è ricco di spunti e provocazioni. Il tuo nipotino aveva 3 anni quando ti ha portato la foglia? Stupendo quell’episodio.

Ne abbiamo presi 55 e li abbiamo già distribuiti in giro di pochi giorni. Ottima l’idea di venderlo ad un euro (…)

Suor Marta (…) Appena abbiamo ricevuto il libretto “L’Assassino dei Sogni” (Lettere fra un filosofo ed un ergastolano) l’ho letto in giornata. Sono già capitate alcune persone a cui abbiamo dato il libretto e abbiamo in mente di darlo ad altre e ad alcuni preti che lavorano con adolescenti e giovani. Io l’ho trovato uno strumento didattico eccellente con motivi di riflessioni e confronti interessanti.

Suor Lilia (non è una suora di clausura come le altre due):

“Che dire del filosofo Giuseppe Ferraro? Sei davvero fortunato d’averlo conosciuto: ora, con gioia, posso affermare che anch’io, grazie a te, ho conosciuto un uomo saggio, che va per la sua strada e non teme di rivelare il suo pensiero senza modificarlo minimamente. Per me questo professore è un uomo che ama la vita; l’ho capito, soprattutto nella lettera in cui spiega il delicato argomento del suicidio”.

 

In questi giorni ho scritto all’editore che ha avuto il coraggio di pubblicare “L’Assassino dei Sogni”:

Marcello, continua a pubblicare i nostri pensieri, solo così puoi continuare a farci esistere. E a farci sentire ancora umani. Lo sappiamo, sono pochi gli editori che si sporcano le mani pubblicando i pensieri degli avanzi di galera come noi. E ti confido che a volte penso che molti ci vedono cattivi perché loro lo sono più di noi, perché come si fa a murare vivo una persona per tutta l’esistenza, senza l’umanità di ammazzarla prima? Marcello, credo che a volte i cattivi provino rimorsi o compassione molto più dei buoni. Aiutami a farlo sapere alle persone perbene con la fedina penale pulita, ma con forse la coscienza più sporca dei galeotti. E dammi una mano anche a fare sapere che il carcere non cambia le persone in meglio. Piuttosto le distrugge. Marcello, scrivere di e in carcere è pericoloso. Non ti puoi immaginare quanto. So però che anche fuori ci  vuole tanto coraggio a dare voce ai prigionieri. Grazie di avere questo coraggio che non hanno la  stragrande maggioranza delle case editrici, che preferiscono pubblicare le ricette di cucina per guadagnare tanti soldi ed evitare critiche e guai. Marcello continua a pubblicare le nostre parole per fare sapere che molti di noi sono nati già colpevoli, anche se poi hanno fatto di tutto per diventarlo.

Carmelo Musumeci
Carcere di Padova

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