Firenze: “Le Beatrici” di Stefano Benni al Teatro di Rifredi
da giovedì 10 a sabato 12 gennaio ore 21
PRODUZIONE BIS TREMILA
LE BEATRICI
di Stefano Benni
con Valentina Chico, Elisa Marinoni, Valentina Virando, Martina Badiluzzi, Beatrice Pedata
regia di Stefano Benni e del Collettivo Beatrici
aiuto regia Walter Leonardi, scene e costumi di Luca Ralli, luci di Paolo Meglio
Dopo il debutto la scorsa estate al Festival dei Due Mondi di Spoleto approda al Teatro di Rifredi, da giovedì 10 a sabato 12 gennaio ore 21, “Le Beatrici” cinque ritratti femminili usciti dalla salace penna di Stefano Benni che sarà presente in sala per questa “prima” fiorentina.
Valentina Chico (conosciuta dal pubblico fiorentino come la favorita dell’harem di Angelo Savelli), Elisa Marinoni, Valentina Virando, Martina Badiluzzi e Beatrice Pedata daranno vita a una suora assatanata, una donna in attesa, una manager spietata, una mocciosa esibizionista, una Beatrice Portinari per nulla angelicata: cinque giovani donne frizzanti e divertenti, femmine consumate, vibranti, infuocate, purificate, femmine-lupo che mescolano le loro voci per raccontare la metamorfosi mostruosa e infinitamente delicata di un corpo condannato e benedetto.
Il testo, uno spartito di voci fra teatro e racconto, sconvolge con grande ironia i cliché che imprigionano stretti l’idea della donna, li rovescia: Benni, come una lente, guarda le donne più da vicino e le scioglie dai legacci, libere di volare, di affermare la propria personalità, promettendo uno spettacolo scoppiettante e vivace
Un modo di fare teatro graffiante e diretto, che invita a sorridere ma soprattutto a riflettere sulla complessità della figura femminile: rompendo gli schemi dell’immaginario comune, nel rifrangersi degli specchi, non si capisce più chi sogna e chi è sognato, domina l’ambiguità, percorsa da fremiti di tragicommedia e da pennellate di sapiente ironia. “Le Beatrici” è un modo – e un mondo – dove si ride e si piange, si vive e si sogna, si odia e si ama. In tutte le sue sfaccettature. In tutte le sue complessità. In tutte le sue forme. In tutte le sue donne.
Le Beatrici nasce inizialmente come laboratorio teatrale, provato due anni fa al Teatro dell’Archivolto di Genova, per poi diventare un libro (edito da Feltrinelli) con l’aggiunta di altri due monologhi.
Per info: 055 4220361/2
Biglietti: intero € 14 – ridotto € 12
Punto Box Office: dal lunedì al sabato ore 16-19
Teatro di Rifredi via Vittorio Emanuele II, 303 -50134 Firenze
www.toscanateatro.it
STEFANO BENNI
Nasce a Bologna nel 1947. Giornalista, scrittore e poeta, tra gli anni ′80 e ′90 inizia a pubblicare le sue opere di narrativa: presso l‘editore Feltrinelli, dopo la raccolta di poesie satiriche Prima o poi l‘amore arriva (1981), è la volta del romanzo Terra! (1983) che lo pone all’immediata attenzione della critica europea. Dopo la parentesi de I meravigliosi animali di Stranalandia (1984) con i disegni di Pirro Cuniberti, scrive Comici spaventati guerrieri (1986), da cui verrà tratto il film Musica per vecchi animali, di cui Benni curerà regia e sceneggiatura. Da Panorama a La Repubblica, da Il Manifesto a MicroMega, passando per l’indimenticabile Cuore, la sua produzione rappresenta un impietoso ritratto dei vizi e dei difetti dell‘Italia degli ultimi decenni, con i suoi aspetti grotteschi e surreali, tali da superare talvolta le stesse capacità della satira. Scrive opere pensate per il palcoscenico (rispettivamente del 1999 e del 2003 le raccolte Teatro e Teatro 2), ed è voce recitante in Sconcerto (un lavoro di musica e poesia basato sui testi di Blues in sedici), Misterioso (un omaggio al rivoluzionario pianista Thelonious Monk con al pianoforte Umberto Petrin), Danzando Lolita (otto brani del romanzo di Nabokov, aggregati da brevi testi originali e sottolineati dalle musiche di Paolo Damiani e dalle coreografie di Giorgio Rossi), La strana storia di Onehand Jack e altri strani amori (una scelta di testi, contrappuntata da una trama sonora composta ed eseguita da Paolo Damiani al violoncello), Pompeo (una rilettura con diapositive del fumetto di Andrea Pazienza con Camilla Missio), Sagrademari (Paolo Fresu) e Baldanders (in cui legge undici suoi brani con le musiche di Damiani, Dani, Fresu, Petrin e Trovesi).
Foto di Pierluigi Rossi