L’angolo della poesia: “Le falene” di Emanuela Verderosa
Ritroviamo oggi con grande piacere Emanuela Verderosa.
È un’atmosfera inquietante quella che ci fanno respirare questi suoi versi, ma la Natura è così, prodiga anche di spettacoli di cupa bellezza.
Prima di lasciarvi alla lettura, vi ricordiamo che anche voi potete partecipare al nostro Angolo, inviandoci le vostre poesie a info@ilmiogiornale.org, possibilmente in un file allegato all’e-mail.
Le falene
Corteggiano la fiamma
in tondo
con cerchi via via
più stretti
strenuamente
Danzano un rito di morte
pungolando il fuoco
provando e riprovando
consciamente
fino a cadervi dentro
le ali bruciacchiate
rigide di morte
fatalmente
Foto 22passi.blogspot.it
Sintesi espositiva e immagini calzanti per questi versi che in un quadro di “cupa bellezza” esprimono un sentire che al contempo inquieta e rasserena. “Corteggiano” e “fatalmente” sono le due parole, e non a caso un verbo ed un avverbio opposti nel significato, che aprono e che chiudono il componimento le cui interpretazioni di senso possono essere ricondotte non alla cupa arrendevolezza bensì al coraggio dell’ agire ben consapevoli del pericolo che non darà scampo.
Mi torna in mente “Palomma ‘e notte”, canzone classica napoletana, composta da S. di Giacomo.
Assai coinvolgenti per il loro significato e ricchi di pathos i versi di Emanuela Verderosa e questo mio commento vuol essere soltanto un modo per dialogare di poesia.
Un saluto, Lucia
Cara Lucia, le poesie che pubblichiamo vorrebbero proprio essere, oltre che un bell’intrattenimento, anche uno stimolo al confronto, per cui grazie per aver condiviso con noi le sue impressioni.