Le mogli dei cassaintegrati Fiat in scena a Pomigliano d’Arco (NA)

locandina dello spettacolo teatrale L'articolo 1 e i diritti rubati

locandina dello spettacolo teatrale L'articolo 1 e i diritti rubatiVenerdì 27 febbraio a Pomigliano d’Arco al Teatro Gloria le mogli dei cassa integrati fiat mettono in scena uno spettacolo sul dramma della Cassa Integrazione.

Lo spettacolo prova a raccontare cosa succede agli operai cassaintegrati che improvvisamente si ritrovano in un limbo dove non c’è via d’uscita. Un ruolo decisivo nella rappresentazione di questo dramma è quello delle mogli degli operai che senza paura deciso di urlare il proprio disagio, attraverso l’arte. Lo spettacolo nasce  da un idea di Ersilia Sorrentino e Maria Molinari (mogli di cassintegrati Fiat) è una rappresentazione in tre atti unici adattata e diretta da Alfonso Volpe che narra le vicissitudini, la drammaticità e l’emarginazione di queste famiglie discriminate della cassaintegrazione, private della dignità, del diritto al lavoro e della vita stessa.

Nel 2008 316 lavoratori vengono selezionati accuratamente dalla Fiat e delocalizzati in un reparto fantasma a circa 18 km dallo stabilimento di Pomigliano D’Arco e più precisamente presso l’interporto di Nola.
La selezione di questi lavoratori risponde a dei criteri ben precisi, *lavoratori aderenti a sindacalismo di Base, *a ridotte capacità lavorative (a causa delle loro patologie causate dalle catene di montaggio), e *lavoratori ritenuti non controllabili perché difensori e sostenitori dei propri diritti.
Dopo pochi mesi questi lavoratori discriminati ed isolati, sono stati collocati in Cig e poi Cigs, e ad oggi oltre due terzi di essi sono ancora in cassaintegrazione. Ciò oltre ad un evidente disagio economico, ha provocato un enorme disagio sociale non solo per se stessi, ma anche per le loro famiglie, disagio sfociato in 3 suicidi e un tentato suicidio. Purtroppo, nonostante le tante azioni di lotta sfociate anche in licenziamenti strumentali, interpellanze parlamentari, una proposta di legge per una commissione d’inchiesta parlamentare sulla Fiat attualmente ferma in parlamento, nulla è stato fatto e loro continuano ad essere invisibili e discriminati. Lo spettacolo prova a non far calare l’attenzione su una questione che si protrae da oltre sette anni.

 

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